Da Civibank un controbuto a favore dei ragazzi malati di tumore

Il contributo di Civibank per i giovani malati di tumore.

“Ogni anno si ammalano di tumore in Italia circa 800 adolescenti e 1100 giovani adulti. Ogni anno ci sono circa 60  nuovi ricoveri al CRO (Centro di riferimento oncologico) di Aviano da tutta Italia per patologie come linfomi,  tumori celebrali, tumori delle ossa e dei muscoli e tumori alle gonadi riguardanti pazienti di questa fascia d’età”.

Questo è il bilancio che il dottor Maurizio Mascarin del CRO di Aviano ha tracciato in occasione della consegna di un contributo finanziario frutto del generoso impegno congiunto del Corpo bandistico città di Cividale e di CiviBank a favore del progetto ‘Area Giovani’ avviato dal centro di ricerca oncologica avianese che ha compiuto 12 anni. Il finanziamento è frutto dell’intervento diretto dell’istituto di credito e del ricavato del concerto che la banda cittadina ha tenuto nel palazzetto dello sport di Cividale gremito per l’occasione.

La cerimonia di consegna della donazione è avvenuta presso la sede centrale di CiviBank alla presenza del vicepresidente Andrea Stedile, del consigliere del direttivo del Corpo bandistico Angela Dereani e di Gertrud Kuhebache, segretaria dello stesso che hanno coordinato l’intera iniziativa benefica.

Dal 1° gennaio 2007 è in funzione presso il CRO di Aviano un’attività di ricovero e cura dedicata agli adolescenti e ai giovani adulti affetti da malattia oncologica, denominata “Area Giovani” che costituisce il primo esempio in Italia di unità dedicata alla cura dell’adolescente e del giovane adulto con tumore. Essa si pone l’obiettivo di dare un’assistenza globale al giovane ammalato di tumore e alla sua famiglia.  Infatti oltre all’aspetto strettamente terapeutico, non meno importante appare l’impatto psico-sociale e la perturbazione dell’immagine corporea che una neoplasia  può comportare  nell’adolescente o nel giovane.

“Il team che si occupa di quest’area è stato sottoposto ad un processo di formazione continuativa, su base multidisciplinare – ha spiegato il dott. Mascarin che ne è il responsabile –  E’ risultato indispensabile anche il coinvolgimento continuativo delle associazioni volontariato, l’attivazione della scuola in ospedale e la promozione delle attività presso scuole ed associazioni sportive per la ricerca del supporto tra pari”.