Il folle inseguimento che aveva seminato il panico a Pordenone, preso un altro fuggitivo

L’uomo era in Ungheria.

Dopo oltre un anno e mezzo di ricerche, uno dei responsabili del rocambolesco furto avvenuto a Pordenone nel dicembre 2022 è stato arrestato lo scorso 10 luglio alla frontiera ungherese e riconsegnato alle autorità italiane. L’uomo, cittadino albanese di 32 anni, dovrà scontare una pena residua di 2 anni, 9 mesi e 29 giorni, frutto di un patteggiamento complessivo di 3 anni e 4 mesi per il reato di rapina impropria.

Il fatto risale alla notte tra il 2 e il 3 dicembre 2022, quando una banda composta da cinque persone si era introdotta in una villa in via San Donà di Piave, facendo scattare l’allarme grazie alla telefonata di un ragazzo di 16 anni. Il giovane, accortosi della presenza di estranei in casa della nonna, aveva avvisato la Questura restando in linea con l’operatore mentre descriveva i movimenti dei ladri all’interno dell’abitazione.

All’arrivo della polizia, i malviventi erano già fuggiti a bordo di un’Alfa Romeo, ma una pattuglia riuscì a intercettarli poco dopo, dando il via a un inseguimento ad alta velocità per le vie della città. In viale Dante, l’auto dei fuggitivi imboccò la strada contromano, speronò una volante della polizia e si schiantò contro tre veicoli, due in sosta e uno in marcia. Uno solo dei membri della banda fu arrestato sul posto, mentre gli altri riuscirono a far perdere le proprie tracce rubando altre vetture nel corso della notte.

Le indagini successive, condotte dalla Squadra Mobile di Pordenone, hanno permesso di ricostruire l’intera dinamica del colpo e di risalire ai responsabili. Il ruolo dell’indagato è stato confermato da riscontri genetici grazie al DNA estratto da un berretto rinvenuto nell’auto usata per la rapina, risultato compatibile con il suo profilo.

Ulteriori elementi sono emersi grazie all’esame di traffico telefonico, dati di volo e intercettazioni, che hanno confermato i collegamenti tra i membri del gruppo, dedito a furti predatori con base logistica nel nord Italia e frequenti spostamenti all’estero per eludere i controlli. Il soggetto, arrestato nuovamente il 30 novembre 2023 nel vicentino dopo aver aggredito i carabinieri durante un controllo, ha mostrato un comportamento recidivo e pericoloso. Rintracciato in Ungheria, è stato consegnato alla Frontiera di Fernetti agli agenti della Squadra Mobile e della Polizia di Frontiera lo scorso 10 giugno, che hanno dato esecuzione all’ordine di arresto europeo.