Allarme inquinamento alla foce del fiume Stella a Precenicco

L’esito dell’indagine della Goletta Verde di Legambiente.

Allarme per l’inquinamento alla foce del fiume Stella a Precenicco. A lanciarlo è Legambiente, che ha monitorato dieci punti sulla costa in Fvg. In base all’indagine, due aree risultano oltre i limiti di legge, giudicate “fortemente inquinate”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare.

È in sintesi la fotografia scattata lungo le coste del Friuli Venezia Giulia da un team di tecnici e volontari di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente – quest’anno proposta con una formula alternativa – dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. A illustrare i risultati delle analisi sono Andrea Minutolo, responsabile scientifico nazionale di Legambiente, Sandro Cargnelutti, presidente di Legambiente Friuli Venezia Giulia e Andrea Wehrenfennig, presidente del circolo di Legambiente “Verdeazzurro” di Trieste.

Il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso si trovano sulle nostre spiagge rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano in mare. Il monitoraggio delle acque in Friuli Venezia Giulia è stato eseguito lo scorso 30 giugno.

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

In provincia di Gorizia tutto nella norma nei tre punti analizzati: la spiaggia libera di Marina Julia a Monfalcone, la sponda destra del fiume Isonzo – Caneo in località Fossalon a Grado, e la spiaggia in località Città Giardino, sempre a Grado.

Quattro i punti in provincia di Udine, di cui uno giudicato “fortemente inquinato”, sulla foce del fiume Stella a Precenicco. Entro i limiti i tre punti campionati nel territorio comunale di Lignano Sabbiadoro, rispettivamente nei pressi dello scarico del depuratore, su spiaggia vicino il lungomare Trieste e sulla foce del Tagliamento. Oltre a Precenicco, l’altro punto “fortemente inquinato” in Fvg è quello sulla foce del Rio Canale Fugnan, a Muggia.

La situazione delle acque costiere, tutto sommato discreta, non deve farci abbassare la guardia – ha dichiarato Sandro Cargnelutti, Presidente di Legambiente FVG – il grave inquinamento riscontrato alle foci dello Stella è sintomo di una rete di depurazione largamente incompleta della Bassa friulana, che è necessario realizzare con la massima priorità. Inoltre, come si è potuto riscontrare nel corso del Clean Beach Tour con Piero Pelù al Lido di Staranzano, le nostre coste continuano ad essere invase da rifiuti, soprattutto plastiche di ogni tipo; istituzioni, imprese e cittadini devono fare la propria parte, senza ostacolare la messa al bando delle plastiche monouso che, come dimostrano i dati del beach litter, sono una costante presenza invasiva delle nostre spiagge”.