Negozi aperti o chiusi, ordinanze e decreti: in Fvg regna la confusione

La questione sollevata dal consigliere M5S Sergo.

Aperti, chiusi e riaperti di nuovo. La confusione regna sovrana tra i negozi della grande distribuzione e, soprattutto, tra la clientela che, in un proliferare di ordinanze, restrizioni, decreti e modifiche degli stessi, rischia di non sapere più quale sia in vigore oppure no.

La questione viene sollevata in consiglio regionale dal pentastellato Cristian Sergo. “Con il ritiro dell’ordinanza regionale 41 – scrive in una nota – si viene a creare una disparità tra centri commerciali e altre grandi superfici di vendita, con i primi che devono rimanere chiusi nei giorni festivi e prefestivi, mentre parchi commerciali o grandi negozi possono rimanere aperti”.

Il riferimento è all’ordinanza del Governatore del Fvg emanata poco prima del passaggio del Friuli Venezia Giulia da zona gialla ad arancione. “Quell’ordinanza – spiega Sergo – aveva il pregio di prevedere la chiusura di tutti i punti vendita con una superficie superiore a 400 metri quadrati, nelle giornate di sabato e domenica. Il presidente Fedriga ha poi voluto ritirarla per aprire il suo braccio di ferro con il Governo, contrariamente ad esempio all’Emilia Romagna che ha mantenuto questa previsione pur passando in zona arancione”.

“Così facendo, il presidente della nostra Regione ha ricreato una situazione di disparità fra realtà commerciali di fatto analoghe. Chiediamo con forza – conclude la nota di Sergo – di tornare a prevedere una chiusura di tutte le grandi superfici di vendita nei festivi e prefestivi, anche per evitare spostamenti e affollamenti che in questa fase sono assolutamente da evitare”.