Con i nuovi tablet alle case di riposo del Friuli, gli anziani abbracciano le famiglie

Consegna del tablet a Paluzza alla presidente Avv. Stefania Tassotti dal presidente ADA di Udine Sergio Bortolussi e il vice Luciano Malagnini

La donazione dell’associazione Ada Udine.

Sono dieci i tablet donati recentemente dall’Ada Udine (Associazione per i diritti degli anziani) ad altrettante Case di riposo della provincia. In questo modo, gli anziani ospiti possono contattare i propri cari anche in questi giorni di fine lockdown in cui le visite sono ancora difficili.

“La chiusura totale all’accesso dei parenti in alcuni casi è stata intesa dagli ospiti come una sorta di abbandono. Il contatto visivo con i propri cari è infatti indispensabile come lo è una parola di conforto e sostegno – spiega il presidente dell’Ada Udine Sergio Bortolussi -. La nostra associazione ha voluto cogliere questo particolare aspetto legato alla comunicazione ponendosi l’obiettivo di favorire un tentativo di normalizzazione dei rapporti fra gli anziani e la famiglia”.

Particolare attenzione è stata riservata alle strutture pubbliche che hanno subito lutti e disagi dovuti al Covid-19, nonché ad altre strutture che comunque hanno dovuto rispettare la lunga quarantena. Tra le altre, i tablet sono stati recentemente consegnati alla Cdr comunale di Mortegliano Italia Rovere Bianchi, all’Asp Giovanni Chiaba’ di San Giorgio di Nogaro, all’Asp Covil Matteo Brunetti di Paluzza, e all’Asp San Luigi Scrosoppi della Carnia di Tolmezzo.

“Ci sarebbe piaciuto intervenire presso un maggior numero di strutture ma le nostre disponibilità sono state utilizzate al massimo”, spiega ancora Bortolussi appena nominato coordinatore unico delle Ada della regione. Per tutte l’impegno prioritario è quello del sostegno all’invecchiamento attivo e alle sinergie fra le generazioni e alla tutela dei diritti degli anziani come sancito nel protocollo sottoscritto con Federsanità Anci Fvg nel 2016.

“Invito i cittadini a contribuire e a sostenere la nostra associazione con il 5 per mille perché si possa ancora migliorare e ampliare il nostro raggio di offerta nei confronti dei nostri anziani”, conclude Bortolussi.