Un’indagine per capire l’impatto del Covid in Friuli, test su 8mila cittadini

Lo studio per comprendere le aspettative della popolazione.

Safety circle è l’indagine demoscopica avviata in Friuli per capire come e a quali condizioni il coronavirus si è diffuso in regione. La ricerca intende soprattutto comprendere i bisogni della popolazione in questa fase di ripartenza così da valutare al meglio le scelte politiche future. “Vogliamo compiere questa valutazione perchè – spiega il presidente della Regione Massimiliano Fedriga -, consci che in un momento di emergenza, una comunità si debba muovere insieme e restare coesa. Esemplare è stata la gestione della fase uno, che ha funzionato in regione e si è distinta dal resto del Paese”.

Il progetto è avviato dall’amministrazione regionale in collaborazione con sistema scientifico e avrà come riferimento il medesimo campione di ottomila cittadini estratto dall’Istat per l’indagine nazionale. I dati saranno raccolti in forma anonima attraverso tre questionari rivolti ad adulti, a minori di 16 anni e a persone con fragilità. “L’indagine – ha spiegato il vicegovernatore Riccardo Riccardi – ci consentirà di raccogliere informazioni utili in modo da affinare strumenti e azioni. In questa fase delicata convivono l’esigenza di protezione sanitaria e la necessità di un ritorno alla vita normale“.

Inoltre, l’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen ha ricordato come la ricerca dedichi particolare attenzione ai giovani e agli studenti. Lo studio approfondisce gli aspetti psicologici in una situazione allarmante nella quale emerge una condizione di estrema povertà educativa. Si esamina anche l’inclinazione alla convivenza sociale e la tipologia dei luoghi frequentati prima, durante e dopo il lockdown. Infine, gli ultimi tre gruppi di domande sono focalizzati su tre ambiti: salute e politiche sociali, lavoro e formazione, mobilità.