La sfida per ricordare i messaggi dai balconi durante il Covid arriva in Friuli

Il nuovo progetto per capire i cambiamenti durante il Covid.

L’iniziativa social “Vetrine in quarantena” arriva in Friuli. Il principio della sfida collaborativa è di raccogliere più fotografie possibili dei messaggi apposti dai cittadini sulle loro finestre private, dai commercianti o dai gestori sulle loro vetrine durante il Covid e condividerli sui social network o sulla piattaforma dell’iniziativa. Il progetto, lanciato il 17 aprile 2020 da due ricercatrici dell’Università di Parigi Nanterre, è arrivato in Italia grazie ad una collaborazione con La Sapienza, e sta mobilitando oggi centinaia di cittadini.

Messaggi che spesso fanno sorridere, commuovere o riflettere. Infatti, il progetto ha permesso di raccogliere più di 600 immagini in Italia e quasi 2000 immagini in Francia. Se nella fase 1 le bandiere e gli arcobaleni hanno occupato il nostro spazio pubblico, oggi con la fase 2 un nuovo scenario si apre con avvertimenti di sicurezza o di incoraggiamento, segnaletica per terra o indicazioni di comportamento. Tutte queste manifestazioni, che ci parlano di come l’Italia e gli italiani stanno vivendo questo momento, meritano di essere archiviate. 

Ogni città e quartiere si esprime in modo diverso: dalla speranza alla rabbia, dal patriottismo alla solidarietà, dalla burocrazia formale all’ironia tagliente. Il Covid-19 ha modificato l’aspetto delle nostre strade, dei nostri negozi, delle nostre case e questi cambiamenti ci accompagneranno ancora per molti mesi. 

Il progetto può contare oggi sulla partecipazione di collaboratori in tutto il mondo: dalla Francia al Regno Unito, dalla Spagna agli Stati Uniti, dalla Tunisia alla Norvegia. I contributi internazionali permettono di osservare come ogni paese stia vivendo in modo diverso questo momento. Infatti, questa collezione d’immagini permetterà di costituire una memoria fotografica dei quartieri. Le informazioni raccolte saranno utilizzate per realizzare studi scientifici e saranno archiviate come patrimonio culturale.

Per partecipare, basta scattare delle fotografie dei messaggi scritti per il coronavirus. Ogni contributo deve contenere data, indirizzo preciso, tipo di luogo (commercio, luogo non commerciale, finestra privata, graffiti) e il tipo di attività abitualmente svolta nel luogo (alimentari, parrucchiere, chiesa). Infine, bisognerà condividere gli scatti sui social inserendo #VetrineInQuarantena.