Focolai Covid nelle case di riposo in Fvg, quasi 50 morti da domenica. La strategia della Regione per fermare i contagi

I focolai Covid nelle case di riposo in Fvg.

Continua a preoccupare in Friuli Venezia Giulia il numero di contagi da Covid all’interno delle case di riposo. Non soltanto nuovi casi, che molto spesso vanno a colpire persone fragili e in età avanzata, ma anche dei lutti. “Nonni” che hanno fatto grande la nostra regione, sconfitti nella battaglia con il coronavirus.

Sono i dati a parlare. Da domenica 22 novembre a oggi, sono 48 i decessi di persone positive al Covid che si sono registrati in Fvg soltanto nelle residenze per anziani, senza contare chi ha contratto il virus nelle strutture e poi è deceduto in ospedale. In media 8 al giorno.

In alcune realtà ci sono situazioni difficili. È il caso dell’Opera Pia Coianiz di Tarcento, dove si registravano a ieri 191 contagi (139 tra gli ospiti) e 10 vittime, oppure della casa di riposo Ettore Tolazzi di Moggio, dove i decessi hanno superato quota 10.

Nel frattempo, la Regione studia le contromosse. “Più test rapidi nelle case di riposo – ha annunciato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi – nell’intento di individuare, con velocità, eventuali casi positivi e quindi bloccare la diffusione del contagio. Al contempo, necessità di una maggiore collaborazione tra strutture e dipartimenti di prevenzione per rendere più agile la catena di dialogo e quindi di comunicazione del responso”.

“Il Servizio sanitario sta operando con la massima attenzione per contrastare la diffusione dei contagi tra gli ospiti e gli operatori delle residenze per anziani e ad oggi le positività registrate tra gli ospiti sono 1.334 e 569 fra gli operatori. Nello specifico, tra il 1° ottobre e il 24 novembre le strutture nelle quali sono stati registrati casi di Covid sono 106 e in 39 di esse i contagi hanno riguardato più di 10 persone” aveva detto Riccardi due giorni fa. Dati che, alla luce degli ultimi giorni, devono essere ritoccati all’insù.