Il ponte della Croazia pagato con i fondi Ue e costruito dai cinesi, il caso tocca il Fvg

L’interrogazione dell’europarlamentare Lizzi.

L’europarlamentare Lega Elena Lizzi annuncia di aver depositato un’interrogazione sul ponte realizzato dai cinesi e pagato con fondi Ue.Il ponte in Croazia pagato con fondi della Ue e realizzato da una società di stato cinese è un precedente molto pericoloso. Ho chiesto alla Commissione europea se la partecipazione a gare d’appalto con fondi europei di operatori economici di proprietà di stati terzi ove non sono rispettati i principi democratici e i diritti umani, sia in linea con la politica tanto sbandierata a Bruxelles“, afferma l’europarlamentare Lega.

“Il ponte di Sabbioncello che collegherà alla terraferma croata la penisola di Peljesac e Dubrovnik, sarà pagato 354 milioni di euro, l’85% del totale, da noi europei, ma sarà costruito dalla China Road and Bridge Corporation (Crbc) di proprietà statale cinese. La società di Pechino si è aggiudicata infatti nel 2017 la gara per l’appalto con un progetto dal costo inferiore di 60 milioni di euro e una fine lavori prevista sei mesi prima rispetto a una società austriaca e ad un consorzio italo-turco. La maggior parte degli ingegneri, tecnici e operai ovviamente arrivano dalla Cina. La politica cinese di costruire infrastrutture strategiche è un’evidente manifestazione di una volontà di espansione di Pechino e la stessa Crbc gioca un ruolo principale nei progetti della via della seta. Il paradosso vergognoso è che sia l’Ue ad agevolare la penetrazione cinese in Europa”, ha concluso Elena Lizzi.

Nell’interrogazione, l’europarlamentare Lizzi chiede alla Commissione europea “se abbia verificato il rispetto da parte della Crbc degli standard di lavoro vigenti in Ue, se sia a conoscenza di eventuali casi di lavoratori cinesi impegnati nell’opera croata senza regolari permessi e se esista comunicazione ufficiale di uno slittamento del termine dei lavori previsto al 31 luglio 2021”.