Ritorno in classe e ingressi scaglionati fino a due ore, le nuove regole in Friuli

Il 7 gennaio ritorno sui banchi per il 75% degli studenti Fvg.

Il 7 gennaio, almeno stando a quanto previsto dall’ultimo Dpcm, anche gli studenti delle superiori torneranno a fare lezione in classe. Sulla base delle disposizioni attualmente in vigore, sarà garantita l’attività didattica in presenza al 75% della popolazione studentesca, mentre il riempimento dei mezzi del trasporto pubblico locale è fissato al 50 per cento.

“Dalle analisi effettuate – ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, nel corso della seduta della IV Commissione dedicata all’organizzazione del tpl, con particolare riferimento alle tratte interessate dal trasporto degli studenti – è emerso, per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, un quadro variegato. Si è compreso infatti che per garantire il percorso casa-scuola in assoluta sicurezza e nel rispetto delle norme vigenti, in alcune zone della regione, sia inevitabile differenziare l’orario di entrata dei ragazzi“.

“Questo problema non si pone per Pordenone, per altri centri come per esempio Tarvisio, Latisana, San Giorgio e Cervignano e per Trieste, dove al massimo gli ingressi potranno differire di un’ora. Un caso diverso è dato invece da Udine dove confluiscono migliaia di studenti. Qui l’entrata negli istituti dovrà essere dilazionata di due ore per consentire ai mezzi di portare a termine due volte lo stesso tragitto“.

Il problema ora è trovare i fondi necessari a coprire le spese per i maggiori chilometri percorsi dal tpl e stabilire così la reale disponibilità di mezzi a noleggio con conducente (ncc) da aggiungere alla dotazione attualmente impiegata per il trasporto pubblico locale.

“La Regione, attraverso la Direzione centrale Infrastrutture e Territorio – ha chiarito Pizzimenti –, ha già inoltrato la richiesta formale alla Tpl Fvg Scarl per la fornitura dei servizi aggiuntivi, il cui costo sarà sostenuto dallo Stato. Sulla base delle autorizzazioni dei prefetti, i pagamenti saranno perfezionati direttamente alle aziende di trasporto. Qualora fosse necessario e sempre nell’ottica di garantire questo servizio essenziale per i cittadini, la Regione è pronta ad anticipare queste risorse che, al momento, il Governo non ha ancora stanziato”.

La Regione, insieme ai prefetti, ai sindaci, ai rappresentanti del mondo della scuola e delle aziende di trasporto, sta definendo le modalità per consentire agli studenti di tornare a scuola in totale sicurezza il prossimo 7 gennaio.

“La speranza – spiega ancora l’assessore – è che i tavoli di coordinamento, stabiliti dall’ultimo Dpcm e coordinati dai prefetti, possano ultimare nel minor tempo possibile i documenti operativi. Purtroppo le variabili in campo sono ancora molte. Per trovare le migliori soluzioni serve la massima collaborazione da parte di tutti. La situazione però è in continua evoluzione – ha ricordato l’esponente della Giunta -. Una decisione definitiva dovrà essere presa entro la fine dell’anno”.