Saldi al via in Fvg, come difendersi dalle truffe con il decalogo anti-fregature

I saldi in Fvg, ecco come difendersi dalle truffe.

Partiti da oggi in Friuli Venezia Giulia i saldi invernali e immancabili arrivano i consigli per non incorrere in truffe da parte del Movimento difesa del cittadino Fvg.

“In linea generale – spiega il presidente dell’associazione friulana, Dino Durì – è di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di diffidare di riduzioni troppo elevate, superiori al 30 o 40%. Salvo nell’alta moda, infatti, un commerciante non può avere ricarichi così alti, perché con percentuali elevate di sconto dovrebbe vendere sottocosto”.

Sono tre le regole principali, secondo il Movimento, per evitare di venire truffati in periodo di saldi, ovvero verificare i prezzi almeno una settimana prima dell’inizio ufficiale degli sconti, fare attenzione ai saldi con percentuali troppo elevate e diffidare degli importi scritti col pennarello senza indicazione del prezzo originale.

La normativa sui saldi sottostà a precise regole che i commercianti sono tenuti ad osservare e che spetta anche ai consumatori far rispettare. “In caso di mancato rispetto della normativa sui saldi – prosegue Durì – è bene rivolgersi alla Polizia Municipale e segnalare l’accaduto sia alle sedi territoriali delle forze dell’ordine. Inoltre – aggiunge – il periodo di saldi non sospende la normativa di legge in vigore a tutela dei consumatori sulla garanzia dei beni di consumo e, quindi, si ha diritto alla riparazione o alla sostituzione, nel caso in cui la riparazione risulti impossibile, troppo complicata o troppo costosa, alla riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto con la restituzione del bene e di quanto pagato. La garanzia di conformità è una garanzia legale con durata biennale”.

Il Movimento difesa del cittadino del Fvg consiglia quindi ai consumatori di prestare massima attenzione se non si vuole incappare in clamorose truffe e apre, presso le sedi locali dislocate in tutto il territorio, lo sportello “Pronto Saldi 2021” che offre consulenza e informazione tramite gli esperti. È possibile scrivere una mail a sportello-sos-consumer@mdc.fvg.it oppure chiamare lo 335/58.30.536 (dal lunedì al venerdì) o, ancora, consultare il portale interattivo www.mdc.fvg.it .

Ad ogni modo, per prevenire il cliente da odiose “bufale” ecco il decalogo di consigli “anti-fregatura,” il vademecum nella scelta d’acquisto intelligente pensato dal Movimento.

1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.
Non c’è più necessità, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare “i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta”.
Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il cittadino acquirente deve denunciare “al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere la rimanenza di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino.
Non è consigliabile acquistare nei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono improvvisamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3) Non limitate le vostre attenzioni al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

4) Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa con articoli inutili o superflui, magari anche a buon prezzo, ma che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5) Diffidate degli sconti superiori al 40%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7) Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) Imbrogli. Se pensate di avere subito un raggiro rivolgetevi al servizio Sos Movimento difesa consumatori del Fvg oppure alla Polizia Amministrativa del Comune presso il quale avete effettuato l’acquisto.