Tamponi rapidi nelle case di riposo, l’impegno di Federsanità Anci Fvg

Coordinati due gruppi di acquisto per 24 realtà del Fvg.

Federsanità Anci Fvg in prima linea, fin dallo scorso marzo, per far fronte all’emergenza Covid. A seguito delle richieste pervenute a causa dell’incremento dei casi di positività soprattutto tra la popolazione anziana, Federsanità Anci Fvg, insieme all’Asp Umberto Primo di Pordenone, si è attivata subito e in appena una decina di giorni ha coordinato due gruppi di acquisto per tamponi rapidi rinofaringei.

“Al primo gruppo di acquisto hanno aderito, complessivamente, 11 realtà, tra Asp, Comuni, Case di riposo comunali ed altri enti, al secondo hanno aderito altri 13 soggetti del sistema sociosanitario”, illustra il presidente di Federsanità Anci Fvg, Giuseppe Napoli.

I test rapidi costituiscono uno strumento importante di prevenzione e contrasto della diffusione dell’infezione Covid 19, come è stato evidenziato anche in occasione della recente videoconferenza con il vice presidente della Regione Riccardi che ha auspicato “più test rapidi nelle case di riposo nell’intento di individuare, con velocità, eventuali casi positivi e, quindi, bloccare la diffusione del contagio. Al contempo, necessità di una maggiore collaborazione tra strutture e dipartimenti di prevenzione per rendere più agile la catena di dialogo e quindi di comunicazione del responso”.

“La diagnostica rapida permetterà alle strutture protette per anziani del territorio di monitorare la diffusione dell’infezione al loro interno in maniera più efficace”, illustra Giovanni Di Prima, Direttore dell’Asp Umberto Primo. Infatti, il relativo costo del tampone e la velocità di risposta consentono ai soggetti gestori di contrastare il virus con la stessa velocità con cui lo stesso si diffonde e utilizzare i tamponi molecolari solo per le situazioni più incerte, o critiche, evitando allo stesso tempo di congestionare i laboratori dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie.