Soccorsi poco tempestivi e defibrillatore ko dopo un incidente: il caso in Regione

La tempestività dei soccorsi in Fvg diventa un caso.

Il consigliere regionale del Gruppo misto, Walter Zalukar, prende spunto dal tragico incidente stradale successo sabato scorso sulla strada che va da Maniago a Meduno per porre alla pubblica attenzione alcune problematiche relative alla tempestività dei soccorsi e alla manutenzione degli strumenti di prevenzione.

Zalukar prende per buoni i tempi dei soccorsi riportati dai media, che indicano 32 minuti tra la chiamata al 112 e l’arrivo dell’elicottero con il medico. E, pur considerando che “anche se i soccorsi fossero stati tempestivi” non avrebbero potuto evitare il decesso in quanto le condizioni del ferito erano troppo gravi, si chiede se sia “accettabile che in una strada del Friuli, il sabato pomeriggio, in una zona non certo remota, tre corpi rimangano a terra per oltre mezz’ora prima che arrivi un’ambulanza?”.

Il secondo problema riguarda l’efficienza dei defibrillatori. Un’infermiera di passaggio, riferisce il consigliere, ha tentato infatti di utilizzare questo strumento, installato dal Comune, “ma le batterie sono risultate scariche, il defibrillatore era inservibile”. Anche se lo strumento “non sarebbe comunque servito al ragazzo”, Zalukar si chiede ancora se sia “accettabile che uno dei defibrillatori messi a disposizione nei punti strategici della regione quando serve abbia le batterie scariche? Chi aveva la responsabilità di controllarlo? C’è una procedura di controllo? Perché si sa che le batterie vanno verificate periodicamente e sostituite”. Il consigliere chiede risposte sui temi da lui sollevati.