A Trieste si riuniscono gli scienziati di tutto il mondo per parlare del coronavirus

Oltre 150 incontri e 700 partecipanti a Trieste con Esof.

Sarà Esof il primo grande evento che si svolgerà in Friuli Venezia Giulia dopo la pandemia. Infatti, Trieste è pronta ad accogliere l’EuroScience Open Forum, evento di rilievo mondiale dedicato alla ricerca e alle innovazioni scientifiche. Dal 2 al 6 settembre, il capoluogo della regione accogliera 700 partecipanti per 150 sessioni di incontro. Inoltre, la manifestazione diventa un’occasione di confronto sul tema del Covid, affrontato pubblicamente dalla comunità scientifica internazionale.

“Così sarà messo in discussione l’apporto che la scienza è stata in grado di fornire nei mesi di emergenza, dove le informazioni sulla diffusione e il contrasto al virus sono state talvolta contraddittorie e confuse”, afferma il governatore della Regione Massimiliano Fedriga. Infatti, il presidente richiama l’operato dei grandi organi preposti alla gestione delle emergenze sanitarie.

“Anche organizzazioni istituzionalmente preposte a fornire una guida sulle questioni sanitarie globali e a indirizzare la ricerca quali l’Oms – spiega Fedriga -, sono mancate di fronte all’emergenza”. Secondo Fedriga, queste ultime non sono riuscite ad allertare i Paesi nei quali la pandemia doveva
ancora arrivare impedendogli così un’adeguata preparazione attraverso il
rafforzamento di ospedali e terapie intensive e la dotazione di ventilatori e dispositivi di sicurezza.

“In Friuli Venezia Giulia – aggiunge Fedriga – ci siamo organizzati affidandoci ai nostri centri di ricerca e alle eccezionali professionalità che lavorano negli ospedali e nei dipartimenti sanitari del territorio. Dalla loro esperienza e capacità abbiamo attinto indicazioni utili, concrete e puntuali che hanno orientato misure e azioni risultate efficaci per
limitare la diffusione del virus”.

Esof2020 rappresenta un’opportunità preziosa per consolidare ulteriormente i risultati raggiunti nella ricerca teorica e sperimentale. “In questo modo si può rafforzare il proprio potenziale, sia conoscitivo che operativo, di fronte a emergenze come quelle che abbiamo vissuto e che molti Paesi stanno ancora affrontando”, conclude il governatore .