Registrate le voci della gente della Val Resia per tramandare storie e lingua

Presentato il progetto di registrazioni svolte in Val Resia.

Un piccolo registratore vocale, la pazienza di girare di frazione in frazione, il dono socratico della maieutica nel farsi raccontare storie e culture dalle mille sfumature. Così è nato Voci resiane, un’opera multimediale, composta da una curatissima pubblicazione e due cd audio e video, che raccoglie le testimonianze della gente della Val Resia e le restituisce alla conoscenza del pubblico.

Il progetto nasce dalle registrazioni svolte da Daniele Macuglia, ricercatore di storia della scienza, che vive e insegna all’estero, ma è rimasto profondamente legato alle origini resiane della famiglia. L’opera è poi stata curata coralmente con il supporto dell’amministrazione comunale ed è stata presentata oggi nella sede della Regione a Udine alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, del sindaco, Anna Micelli, e dell’ex sindaco di Resia, Sergio Chinese, che è anche coautore.

L’importanza del patrimonio linguistico della val Resia.

Macuglia, definito abitante del mondo e ormai prossimo a partire per la Cina dove lo attende una cattedra di Storia del pensiero scientifico all’università di Pechino, dedica l’opera ai giovani resiani, a cui è affidato il compito di recuperare il patrimonio culturale e linguistico. La scuola, che ospita 52 bambini, è già veicolo di attività e laboratori per l’uso della lingua e la riscoperta di tradizioni orali, musiche, canti e preghiere. Una comunità educante, che accoglie e raccoglie il proprio passato per dargli nuove forme di vita affinché anche la lingua resiana non vada perduta.