Tumori alla prostata tra i più diffusi in Fvg, in ospedale arriva l’oncologo psicologo

Presentato il progetto realizzato grazie all’Unci di Udine.

Il cancro alla prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile dei Paesi più industrializzati. Molto spesso, però, gli uomini tendono a non parlarne anche per paura dello stigma sociale. Ai problemi fisici, quindi, si aggiungono ansia, depressione e stress.

Ecco perché è importante che chi ne viene colpito possa contare su un supporto psicologico. L’Unione nazionale cavalieri d’Italia-Sezione di Udine ha così deciso di finanziare una borsa di ricerca per la figura professionale di un psicologo-oncologo nell’ambito del “Percorso diagnostico terapeutico assistenziale del tumore alla prostata” presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia del capoluogo friulano. A ricoprire l’incarico sarà la dottoressa Elisabetta Tomat.

La cerimonia di presentazione dell’iniziativa si è svolta giovedì 24 giugno, al nosocomio udinese alla presenza del vicegovernatore regionale con delega alla Salute Riccardo Riccardi, del direttore generale dell’AsuFc Denis Caporale, del responsabile del percorso Pdta Alessandro Magli, del direttore della struttura Marco Trovò e di Gianpiero Fasola, del direttore facente funzioni dell’urologia Claudio Valotto, del presidente Unci-Udine, Carlo Del Vecchio, accompagnato dal vicepresidente Crucianopietro Bulfamante e dal segretario Giuseppe d’Elicio.

Lo psicologo oncologo.

“Il progetto di supporto psicologico – ha spiegato Del Vecchio -, prevede la costruzione di un percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale per tutti i pazienti con diagnosi di tumore alla prostata, inclusi i pazienti quelli in sorveglianza attiva. L’attività dello psicologo avverrà in diverse fasi: una prima di screening, attraverso la somministrazione del Termometro del Distress, seguita, in base ai risultati, da un colloquio di valutazione per approfondire la consapevolezza, le motivazioni dello stress e la validità delle strategie di adattamento in uso. Infine, la presa in carico per i pazienti che necessitano di un supporto psicologico”.

Importanza dello screening: il libretto informativo.

Nell’occasione, l’associazione ha anche presentato il libretto informativo “Progetto prostata: dallo screening al supporto psicologico”, realizzato in collaborazione con l’Asufc e con il supporto dell’Andos Comitato di Udine, che illustra il percorso diagnostico e terapeutico del tumore alla prostata, con l’obiettivo di favorire la prevenzione e la diagnosi precoce. La pubblicazione, possibile grazie al contributo della Banca di Udine, Linea Fabbrica, Demar Caffè, dell’associazione Uni50 di Pradamano e Cima Assicurazione Alliant, sarà disponibile al Santa Maria della Misericordia e distribuita a pazienti e interessati.

“Il tumore della prostata è tra le neoplasie più frequenti nella popolazione maschile con un’incidenza in Friuli Venezia Giulia di circa 800 nuovi casi l’anno e sono circa 10.000 gli uomini in regione che, secondo le stime, convivono con questa patologia – ha commentato il vicepresidente Riccardi. È uno dei tumori con un indice di sopravvivenza tra i più elevati grazie ai continui progressi della ricerca medica e ai miglioramenti delle cure. La divulgazione delle informazioni è fondamentale per favorire la prevenzione, la diagnosi precoce e la fattibilità di un trattamento terapeutico personalizzato con intento curativo. Accanto allo screening, questa guida diventa un supporto per i cittadini nell’aiutarli a comprendere i molti aspetti legati alla diagnosi, ai trattamenti e alle terapie di supporto. Auspico che questo strumento possa incrementare la prevenzione e soprattutto aiutare i pazienti a superare tabù e resistenze favorendo una maggiore consapevolezza nell’affrontare il tema senza timori”.