Inchiesta sui falsi prosciutti Dop: “Non ci fu associazione a delinquere”

La decisione della procura di Pordenone.

E’ stata esclusa dalla procura di Pordenone l’associazione a delinquere nella maxi-indagine sui falsi prosciutti dop. Era contestata a 8 indagati sui 24 totali.

L’indagine sui falsi prosciutti Dop.

L’indagine riguarda l’utilizzo per la produzione dei prosciutti maiali di genetica non ammessa dai disciplinari o di peso superiore. L’udienza preliminare si è svolta il 17 maggio, con il gup Rodolfo Piccin, dopo oltre un anno di stop per il Covid. Il pm mantenuto le altre accuse di frode aggravata in commercio, contraffazione del marchio dop, truffa per ottenere i contributi regionali.

Durante l’udienza, sono state esaminate le posizioni di 23 tra gli indagati e 10 fra aziende e enti. Per altri 52 soggetti c’è stata la citazione diretta. Il 28 giugno arriverà la decisione del gup sulle richieste di rinvio a giudizio e sui riti alternativi.

L’associazione a delinquere è stata dunque esclusa per l’imprenditore di San Daniele Stefano Fantinel, ex componente del cda di Gruppo carni friulane; il veterinario di Campoformido Aurelio Lino Grassi; Carlo Venturini, procacciatore di suini di Gemona; l’ex consigliere di Gruppo carni friulane Sergio Zuccolo di Varmo; l’allevatore Renzo Cinausero di San Martino al Tagliamento; il produttore di insaccati Loris Pantarotto di Morsano; i dipendenti del macello di Aviano Michele Pittis di Codroipo ed Elena Pitton di Zoppola.