Aumenta ancora la temperatura media del Friuli, Udine e i comuni vicini entrano nella zona rossa

Lo studio dell’Osservatorio Balcani Caucaso.

La temperatura media in Friuli è aumentata di circa 2,45 gradi in poco più di 50 anni. É quanto afferma uno studio internazionale del team di OBC Transeuropa pubblicato dal network European Data journalism per il progetto “In Marcia con il Clima”.

Secondo la ricerca, che illustra le conseguenze del cambiamento climatico in Italia, la temperatura media nei comuni italiani rispetto a cinquant’anni fa è cresciuta di 2,2 gradi centigradi, toccando picchi di oltre 4 gradi in alcune aree del Paese. Si tratta di un valore medio, e la situazione è molto diversificata lungo il territorio.

Per quanto riguarda il Friuli, osservando la mappa comune per comune, si può notare che è la zona centrale della regione a contare un aumento più importante delle temperature, probabilmente dovuto ad una maggiore densità abitativa o allo sfruttamento intensivo dei terreni della zona. In particolare il comune di Campoformido, che tra il 1961 e il 2018 ha visto un aumento di 3,57°C sulla media precedente, è il più colpito dal surriscaldamento globale, seguito dall’adiacente comune di Basiliano, dove la variazione è di 3,51°C.

Anche Udine si considera “zona rossa”, poiché ha subito un aumento di 3,45°C rispetto alla media, insieme a Tavagnacco, Povoletto, Martignacco, Pagnacco e Pasian di Prato – i più colpiti della regione.

E poi c’è il Collio, in cui Cormons ha registrato un aumento della media termica di 3,19°C, simile a molti altri comuni nei dintorni come anche Gorizia, che rispetto al 1961 conta 3,02 gradi medi in più.