I risultati del monitoraggio di Goletta Verde.
Le acque del Friuli-Venezia Giulia si confermano in buona salute: è quanto emerge dai risultati del monitoraggio di Goletta Verde 2025, la storica campagna estiva di Legambiente, che per il 39° anno solca i mari italiani in difesa del mare e della costa. I dati, presentati questa mattina a Trieste, parlano chiaro: tutti e dieci i punti analizzati lungo la costa regionale rientrano nei limiti di legge.
I punti di campionamento.
Il campionamento, effettuato il 5 giugno dai volontari e dalle volontarie di Legambiente, ha interessato tre province. A Trieste, sono stati analizzati tre punti a mare: uno lungo il centralissimo lungomare della città, uno nella frequentata località di Barcola, e un terzo presso la spiaggia di Sistiana Castelreggio. In provincia di Gorizia, due dei tre campioni sono stati raccolti in mare, precisamente a Marina Julia e a Grado, nei pressi della spiaggia di viale del Sole all’incrocio con via Svevo. Il terzo è stato invece prelevato alla foce del fiume Isonzo, punto sempre molto sensibile.
La provincia di Udine, che vanta il tratto costiero più ampio, ha visto il prelievo di quattro campioni. Tre sono stati prelevati in prossimità delle foci del fiume Stella, nel comune di Precenicco, alla foce del Tagliamento a Lignano Sabbiadoro e presso lo scarico del depuratore della stessa località. L’unico punto a mare di questa zona è stato campionato in spiaggia a Lignano, all’incrocio tra lungomare Trieste e via Gorizia.
I risultati del monitoraggio di Goletta Verde.
“Tutti i dati sono positivi, ma serve cautela”, ha affermato Sandro Cargnelutti, presidente di Legambiente FVG. “I campioni sono stati raccolti all’inizio della stagione balneare, in un periodo di bassa pressione sui sistemi fognari e depurativi. Inoltre, solo alla foce del Tagliamento abbiamo trovato il cartello di divieto di balneazione, che invece dovrebbe essere presente in tutte le foci”.
Le criticità secondo Legambiente.
Secondo Cargnelutti, permangono criticità strutturali come la presenza di fognature che scaricano direttamente nei corsi d’acqua, depuratori poco efficienti e una gestione ancora arretrata delle acque meteoriche. “Bisogna agire affinché il territorio, anche urbano, funzioni come una spugna durante le piogge intense. È fondamentale un piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici che traduca queste esigenze in strategie operative”.
La conferenza stampa è stata preceduta dalla proiezione di “Sommersi”, cortometraggio realizzato dal CeVI con scenografie virtuali e regia di Simone Vrech, che racconta in chiave scientifico-narrativa l’impatto dei cambiamenti climatici sulle coste friulane. Il progetto ha coinvolto anche Filippo Giorgi e Marco Iob.
Secondo Elisa Turiani, portavoce di Goletta Verde, l’obiettivo non è sostituirsi alle autorità competenti nella certificazione delle acque balneabili, ma monitorare e denunciare criticità ancora presenti lungo il litorale italiano, offrendo supporto alle amministrazioni locali e strumenti di informazione ai cittadini.
La campagna di Goletta Verde.
La campagna 2025 affronterà temi centrali come la depurazione, la transizione energetica, la biodiversità, l’eolico off-shore e la legalità ambientale. Tra i partner principali ci sono Anev, CONOU, Novamont, Renexia e Biorepack. In particolare, il Consorzio Nazionale Oli Usati continua a sostenere la campagna promuovendo un modello virtuoso di economia circolare: oltre il 98% dell’olio minerale esausto raccolto viene rigenerato, riducendo il consumo di risorse naturali e le emissioni inquinanti.
I prelievi microbiologici – che analizzano la presenza di enterococchi intestinali ed Escherichia coli – vengono effettuati secondo un protocollo rigoroso e in collaborazione con laboratori locali, garantendo attendibilità e tempestività nell’analisi. Un lavoro che ogni estate mobilita centinaia di persone in difesa del mare e della salute pubblica.