I dati sugli infortuni e sulle morti sul lavoro.
Lieve flessione dei casi denunciati, ma nessuna vera inversione di rotta sul fronte degli infortuni. Tra gennaio e settembre, infatti, in Friuli Venezia Giulia si sono verificati 11.502 incidenti sul lavoro, in calo dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli infortuni mortali sono stati 14, contro i 15 dei primi nove mesi del 2024. A fornire i numeri, basati sulle tabelle mensili Inail, è la Cgil, in sede di presentazione del convegno “Morire di lavoro”, che si terrà venerdì 28 maggio al Teatro Miela di Trieste, su iniziativa della Camera del lavoro e della Fillea, la categoria attiva nelle costruzioni e nel legno-arredo.
Nelle province del Friuli Venezia Giulia.
Il numero dei casi denunciati nei primi nove mesi del 2025 aumenta a Trieste (+1,8%), non registra variazioni a Pordenone, cala leggermente a Udine (-0,4%) e in modo più deciso a Gorizia (-8,6%). A livello settoriale, l’edilizia si conferma tra i settori più critici sotto il profilo della sicurezza: quasi il 10% degli infortuni “in occasione di lavoro” (è la casistica che non comprende gli infortuni in itinere) denunciati quest’anno in regione (756 su 7.879) e 2 dei 14 incidenti mortali si sono verificati nell’ambito delle costruzioni. Un dato alto, ma probabilmente sottostimato, se si considera che per circa un quarto degli infortuni in occasione di lavoro non viene indicato un settore di riferimento.
In Italia.
Dietro a questi dati, e a un andamento nazionale che vede quest’anno un incremento sia dei casi denunciati che delle morti sul lavoro (784 tra gennaio e settembre), un quadro di “emergenza infinita diventata normalità, con l’Italia che viaggia a una media di tre morti di lavoro al giorno, nella colpevole latitanza della politica e delle istituzioni”, dichiarano i segretari Elisabetta Faidutti Fillea (Fillea Fvg) e Massimo Marega (Cgil Trieste) nel presentare l’iniziativa di venerdì.
Nel programma della mattinata (inizio ore 9.30), che vedrà anche la partecipazione di studenti delle scuole superiori, la proiezione del documentario Articolo 1 di Luca Bianchini, prodotto da Rai Documentari e Alveare Cinema, la presentazione del libro Operaicidio del giornalista Marco Patucchi (Repubblica) e del magistrato cassazionista Bruno Giordano, denuncia approfondita della drammatica situazione delle morti sul lavoro in Italia. La mattinata si concluderà con una tavola rotonda che coinvolgerà istituzioni, mondo datoriale e sindacale. Moderata da Enzo D’Antona, vedrà la partecipazione di rappresentanti di Fillea Cgil, Cgil Trieste, dei già citati Bianchini, Patucchi e Giordano, di esperti di prevenzione e sicurezza sul lavoro. A chiudere il programma l’intervento di Paola Senesi, della segreteria nazionale Fillea Cgil.




