Settimana corta al lavoro, anche in Fvg si apre il dibattito

Si apre alla settimana corta anche in Fvg.

Da 40 a 32 ore settimanali, anche in Fvg si comincia a parlare della possibilità della “settimana corta” al lavoro. Ad auspicare l’apertura di un dibattito sul tema è stata la Cisl Fvg, nel corso di un convegno organizzato assieme allo Ial Fvg sulle politiche attive per il lavoro, tra cui il Programma Gol.

“La formazione – ha detto infatti il segretario generale della Cisl Fvg, Alberto Monticco –, deve essere sempre più un pilastro delle politiche attive del lavoro, per chi si affaccia al mercato del lavoro per la prima volta, per chi sta già lavorando e per chi deve essere riqualificato perché espulso dal ciclo produttivo – come sostenuto anche dal direttore di Confindustria AltoAdritico, Massimiliano Ciarrocchi, intervenuto, insieme al segretario Cisl Fvg, anche sul tema della settimana corta -. Allo stesso modo la formazione, infatti, dovrà essere anche al centro della settimana corta se andremo in questa direzione. Leggiamo della disponibilità anche dei nostri industriali di aprire ad un’ipotesi di lavoro su 32 ore pagandone 40 ed facendo ricorso anche ai percorsi formativi: se questa è l’intenzione noi siamo pronti, non da oggi o domani, ma da ieri a sederci ad un tavolo e discuterne”.

Per quanto riguarda il Programma Gol, collegato al PNRR e declinato a livello regionale da appositi piani, il Fvg è ben al di sopra della media nazionale in quanto ad obiettivi raggiunti, con 25mila 672 persone finora prese in carico, e un tasso di crescita mensile pari al 17,1% a fronte di una media nazionale del 16,7%. Il programma, per il Friuli Venezia Giulia ha previsto per il 2022 un investimento di 10milioni (4milioni per l’up skilling delle persone, 3,5 milioni per il re-skilling, 2 milioni per lavoro e inclusione e 500mila euro per la ricollocazione collettiva). Per quanto attiene, nello specifico, alla ripartizione degli obiettivi previsti dal Piano regionale di Gol, delle 25mila 672 persone prese in carico, 15mila 834 sono state reinserite lavorativamente, 7mila 428 sono state aggiornate nelle loro competenze (up-skilling), 2mila 067 riqualificate (re-skilling) e 343 incluse nel mercato del lavoro

“Parlare di politiche attive oggi – ha commentato il presidente dello Ial Fvg, Luciano Bordin –, significa non solo mettere in sicurezza il mercato del lavoro dei prossimi anni, ma rafforzarlo attraverso un sistema solido che vede assieme le attività dei centri per l’impiego e la formazione, anche nell’ottica delle grandi sfide imposte dall’Unione Europea, digitalizzazione e green, e del re e up skilling delle persone entro una imprescindibile visione di life long learning. E’ importante che i risultati raggiunti in Fvg siano considerati da parte della politica regionale, anche quella che vincerà le elezioni, la base di partenza sviluppare per il futuro lavoro”.