Sequestrati al mercato di Grado 30 chili di molluschi, i prodotti tornano in mare

Il sequestro di molluschi della Guardia costiera di Monfalcone.

Il 14 settembre la Guardia Costiera di Monfalcone ha proceduto al sequestro di 33,5 chili di molluschi bivalvi appartenenti alle specie “Fasolaro” e “Cuore di mare” a Grado. Il prodotto in questione è stato rinvenuto illecitamente detenuto a bordo di due pescherecci appartenenti alla locale marineria, in violazione degli obblighi di registrazione del pescato.

L’occultamento a bordo serviva verosimilmente a non far transitare i molluschi dal Centro di Spedizione, come previsto dall’iter sanitario, imposto per legge a tutela della salute dei consumatori. Una delle due unità sanzionate inoltre, è risultata aver conferito parte del prodotto ittico in violazione degli orari obbligatori di sbarco previsti dalla vigente normativa regionale. Norme che servono a evitare l’eccessivo sfruttamento della risorsa ittica ed a tutelare le tante imprese di pesca che operano correttamente e con tali risorse riescono a sostenersi economicamente.

Recentemente infatti la stessa Capitaneria di Porto di Monfalcone ha contribuito, d’intesa col locale Consorzio di Gestione dei Molluschi a delineare nuove modalità esecutive, avallate dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per garantire a tutte le 40 unità dedite alla pesca dei “Fasolari” nel Compartimento Marittimo, una maggiore accessibilità a tale risorsa ittica. Tale azione si è resa necessaria al fine di permettere alle imprese di pesca più in difficoltà di superare il particolare momento critico, legato alla scarsa presenza degli altri molluschi bivalvi: “Vongole” e “Cannolicchi”. Il rispetto delle regole stabilite diventa pertanto essenziale al fine di permettere la sostenibilità economica ed ambientale di tale comparto.

L’ipotesi sanzionatoria, che prevede il pagamento di una sanzione amministrativa da 2.000 sino a 6.000, risulta ancora in fase di definizione in quanto sono tutt’ora in corso gli accertamenti da parte della Capitaneria di Porto per valutare ulteriori profili di responsabilità ai danni dei trasgressori. Prevista inoltre l’assegnazione di tre punti sulla Licenza di Pesca e al Comandante dell’unità.

L’attività, frutto di appostamenti condotti dal personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Monfalcone nell’ambito delle attività istituzionali volte al controllo e alla repressione di distribuzione illecita di prodotto ittico nonché a tutela della salute del consumatore finale, è stata condotta con la collaborazione del personale medico veterinario della locale Azienda Sanitaria, che ha proceduto a disporre l’immediata reimmissione a mare del prodotto ittico sequestrato. Operazione che si è svolta con il supporto dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Grado che ha messo a disposizione la motovedetta CP 2084 per le operazioni di liberazione del prodotto ittico.