Il grande cedro del Castello di Udine diventa un cimelio per la ricerca sulla SLA

L’iniziativa benefica del cedro di Udine.

Un’altra bellissima iniziativa di solidarietà parte da Udine, ispirata da un cedro secolare che da tempo immemore era a guardia del Castello. Ivano Gallici, l’uomo incaricato di portare via il grande cedro una volta divelto, ha deciso di tagliare delle fette di tronco e di restituirle agli udinesi in cambio di una piccola donazione. Il totale raccolto andrà poi in beneficienza per la ricerca sulla SLA.

Quando il cedro stava per essere portato via, molta gente avrebbe chiesto a Gallici di poter avere una fetta di tronco come ricordo. Allora, lì sul posto, alcuni pezzi dell’albero sono stati distribuiti a chi li richiedeva.

Visto il valore affettivo degli udinesi e dei friulani per l’albero secolare, Gallici ha pensato subito di tagliare rondelle di tutte le misure e con una piccola offerta metterle a disposizione per chi le volesse. “Questo porterebbe due vantaggi – scrive l’uomo -: far rivivere il grande cedro altrimenti destinato a diventare cippato e bruciato in centrali termoelettriche e fare beneficenza”.

Il ricavato sarà donato ad ARISLA fondazione italiana di ricerca per la SLA, contribuendo alla ricerca per una malattia ancora difficile da comprendere e tenere sotto controllo.