Andrea Moro è scomparso a 64 anni.
Un malore improvviso lo ha stroncato all’età di 64 anni: la Carnia piange la scomparsa di Andrea Moro, imprenditore molto conosciuto e stimato, da decenni alla guida della storica “Tipografia Moro”, fondata nel 1903 e da lui rilevata anni fa dallo zio. Un’azienda che sotto la sua direzione ha continuato a crescere, impiegando otto persone e restando punto di riferimento nel panorama editoriale locale.
Con passione e dedizione, Moro ha saputo unire tradizione e innovazione, portando la sua attività ad affrontare con successo le sfide della stampa digitale e della cartellonistica, senza mai perdere il legame profondo con la sua terra. Attraverso la stampa di libri, riviste, bollettini comunali e materiali editoriali di ogni genere, ha contribuito in modo significativo a valorizzare e raccontare la storia e l’identità della Carnia e del Friuli.
Tra le ultime pubblicazioni curate dalla sua tipografia anche “Viaggio nelle memorie della Val D’Incarojo” di Gianni Oberto, solo l’ultimo esempio di un impegno costante nel dare voce al territorio.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato profonda commozione in tutta la comunità. Andrea Moro si è accasciato in auto, in via Lequio, poco dopo aver fatto colazione. Inutile ogni tentativo di soccorso: è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale, nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari.
Moro lascia la compagna Elena, il fratello Girolamo, il nipote Alessio e la cognata Eugenia. Con lui se ne va non solo un imprenditore capace, ma anche un uomo che ha saputo fare della cultura e del radicamento territoriale la cifra distintiva della sua attività e della sua vita.