Anche la Croazia nell’Area Schengen, ma con riserva: pesa la questione migranti

La risoluzione del Parlamento Ue sulla Croazia nell’Area Schengen.

La Croazia entrerà nell’Area Schengen. Lo ha deciso il Parlamento Europeo, che farà però particolare attenzione al comportamento nei confronti dei migranti. Inoltre, la Commissione Ue ha approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – da 6,3 miliardi di euro – presentato dalla Croazia.

La risoluzione del Parlamento europeo che accoglie il paese balcanico nell’Area Schengen è stata adottata l’8 luglio. Lo Stato ha infatti soddisfatto tutte le condizioni per entrare a fare parte dello spazio, pur continuando a lavorare sul fronte dei diritti umani dei migranti. La rotta balcanica rimane al centro delle preoccupazioni dell’Ue, a causa delle accuse di violenza contro i migranti, compresi coloro che cercano protezione internazionale, e di allontanamenti forzati alle frontiere esterne dell’Ue rivolte alla Croazia.

Cosa cambia con la Croazia.

La risoluzione è stata votata da 505 deputati, con 134 contrari e 54 astenuti. La Croazia si aspetta che la sua adesione all’area Schengen possa avvenire già quest’anno, durante la presidenza slovena dell’Ue. Ma cosa prevede questa novità? Le regole di Schengen aboliscono i controlli alle frontiere interne. Inoltre, si può restare come turisti fino a tre mesi in un altro Paese europeo solo con il documento di identità valido.