“Io ai migranti sparerei”: 2 giorni di sospensione al consigliere regionale

Due giorni di sospensione al consigliere regionale Calligaris.

Dopo il blitz di Casapound in consiglio regionale dello scorso 4 agosto se ne era uscito con una frase infelice: “Io ai migranti sparerei“. E oggi per Antonio Calligaris, consigliere regionale della Lega a Palazzo Oberdan, è arrivata la “punizione”.

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha approvato a maggioranza (astenuti i consiglieri della Lega) l’irrogazione della sanzione della censura (ai sensi dell’art. 63, comma 6 del regolamento interno del Cr Fvg) nei confronti del consigliere Antonio Calligaris a seguito delle affermazioni attribuitegli lo scorso 4 agosto in Aula, nel corso dell’irruzione di Casapound che aveva provocato l’interruzione dei lavori della VI Commissione. Il consigliere sanzionato, così come ricordato da Zanin rifacendosi a regolamento e relativo passaggio valutativo in Ufficio di Presidenza, non potrà presenziare alle prossime due giornate d’aula in programma domani, 30 settembre, e giovedì 1 ottobre.

Nel corso della prevista replica in Aula, Calligaris ha ammesso di avere pronunciato parole fuori luogo in momenti di alta tensione ma senza alcun intento di istigazione, evidenziando invece la volontà di difendere la democrazia dal grave atto compiuto dai manifestanti.

Giustificazioni che, comunque, non sono piaciute alle forze presenti nell’aula del consiglio regionale. “La Lega ha mostrato ancora una volta il suo volto: approfittando di un momento nel quale ci si sarebbe dovuti limitare a chiedere scusa per uno degli episodi più gravi della storia del Consiglio regionale, ha dipinto come un eroe chi ha usato parole indicibili e attaccato gli altri Gruppi che, al contrario, avevano tenuto un comportamento responsabile“, dice il gruppo dei Cittadini.

“Questa maggioranza regionale – ha aggiunto il segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli – esprime una deriva di estrema destra ogni giorno più preoccupante tra il silenzio o l’inesistenza di coloro che, in altri tempi, si definivano moderati. La Lega, a partire dal suo presidente di Regione, non sa nemmeno vergognarsi e chiedere semplicemente scusa“.

Inaccettabile l’astensione della Lega anche per Massimo Moretuzzo del Patto per l’Autonomia.