Penelope morí schiacciata dall’acquasantiera, dopo 3 anni nessuna udienza

Penelope Cossaro, 7 anni, morì travolta da un’acquasantiera.

Era il 21 novembre del 2019 quando Penelope, 7 anni, morì travolta da un’acquasantiera di marmo nella chiesa di Santa Chiara. E oggi, a tre anni di distanza da quell’immane tragedia, i genitori della piccola sono ancora alla disperata ricerca di un perchè. Penelope Cossaro frequentava la seconda elementare dell’educandato Uccellis, e in quella chiesa, con i compagni di classe, stava svolgendo attività extrascolastica.

Ma gli aspetti giudiziari della drammatica vicenda restano ancora in sospeso. Sul fronte penale, l’inchiesta per il reato di omicidio colposo vede indagate dal novembre 2020 due persone: il direttore spirituale Ioan Marginean Cocis e l’allora dirigente scolastica Anna Maria Zilli, ai quali viene contestato di “non aver adottato misure per garantire l’incolumità dell’allieva”.

Nel frattempo il pm ha disposto indagini integrative e una nuova consulenza tecnica per determinare le cause del crollo dell’acquasantiera, un manufatto risalente al 1646. Ma al momento, lamentano i legali in rappresentanza dei genitori della piccola, nessuna udienza è stata fissata, per una vicenda che ancora resta sospesa.

Anche dal versante risarcitorio, essendo stato riconosciuto ai genitori solo una minima parte di quanto richiesto. Ma la cosa forse più importante, per mamma e papà di Penelope, Laura Libanetti e Marino Cossaro, è non sapere ancora, tre anni dopo, perchè la loro piccola è morta, sotto gli occhi dei compagni di classe.