Più soldi per i sanitari: dalla Regione Fvg arrivano 9 milioni di euro

Soldi aggiuntivi per premiare i sanitari in Fvg.

La Regione e i sindacati hanno trovato la quadra: due gli accordi siglati ieri, grazie ai quali le aziende sanitarie avranno a disposizione quasi 9 milioni di euro per incentivare progetti, in
particolare e soprattutto in situazioni di criticità e disagio lavorativo, da corrispondere ai dirigenti sanitari del Sistema sanitario regionale.

“Nella pratica – ha spiegato l’assessore regionale alla sanità, Riccardo Riccardi -, queste importanti risorse consentiranno di retribuire il maggior impegno operativo del personale dirigente. Si tratta di risorse molto significative: costituiscono una leva per premiare quotidianamente chi opera in prima linea nel Ssr del Fvg, in questo particolare periodo storico, segnato, nel livello Paese, dalla riduzione numerica dei professionisti della salute”.

Dei due accordi, uno riguardo le risorse aggiuntive regionali (Rar) e l’altro le risorse per il trattamento accessorio in applicazione di una normativa nazionale. “Le organizzazioni sindacali si sono dimostrate molto aperte a un dialogo e a un confronto che è sfociato nella sottoscrizione dei due accordi – ha continuato Riccardi -. Accordo di cui, con le stesse organizzazioni sindacali e con la Dirigenza sanitaria regionale, mi sto confrontando costruttivamente dal febbraio scorso, con la ferma volontà di trovare una quadra per rispondere in maniera adeguata, efficiente e appropriata alle domande di salute, legittime, dei nostri concittadini”.

“Le risorse di cui agli accordi di oggi – ha specificato Riccardi – consentiranno anche di dare concretezza alle opere previste dal Piano nazionale di resistenza e di resilienza (Pnrr), di dare seguito ad attività connesse allo stesso Pnrr e di fronteggiare le emergenze che saranno valutate come tali dalle aziende sanitarie. Le risorse vanno a remunerare le condizioni lavorative di disagio e le carriere dei professionisti della Salute.

“Stiamo lavorando – ha concluso Riccardi -, anche a seguito della pronuncia della Corte costituzionale, la 124/2023, per un impiego delle risorse che consenta di superare le differenze territoriali nella retribuzione e di valorizzare i professionisti della salute, per rendere attrattivo il Servizio sanitario regionale”.