Acqua e fuoco, l’esperimento di Trieste che potrebbe rivoluzionare la tecnologia

L’importanza della fisica atomica nella tecnologia.

Da due anni, l’Icpt (Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam) e la Sissa (Scuola internazionale di studi superiori avanzati) di Trieste lavorano ad un esperimento che in futuro potrebbe avere un forte impatto tecnologico. Sull’analogo lavoro di fisica atomica dell’Università di Harvard, gli studiosi triestini cercano di capire perché un bicchiere di acqua gelata sul fuoco non si scalda ma, al contrario, mantiene una temperatura compresa tra 1-50° C.

Il comportamento delle particelle è stato spiegato dalla fisica delle particelle e questo, sottolinea Marcello Dalmonte, ricercatore Icpt, è il primo passo per arrivare alle macchine quantistiche che usano le leggi fisiche e meccaniche per incrementare le capacità di calcolo. Infatti, i ricercatori si focalizzano sui simulatori quantistici che possono essere impiegati per la fisica dei materiali e quella delle alte energie. A questi esperimenti, si aggiungono anche ulteriori studi come quelli sulle particelle elementari e sulle proprietà della materia atomica.