Al via la raccolta di firme per la proposta di legge su fine vita ed eutanasia.
In Friuli prende il via la raccolta firme a sostegno della proposta di legge popolare per legalizzare tutte le scelte di fine vita, inclusa l’eutanasia, con il pieno coinvolgimento del Servizio Sanitario Nazionale.
A Udine il primo banchetto sarà venerdì 27 giugno in via Canciani (fronte ZARA), con altri appuntamenti in piazza Matteotti (fronte chiesa) il 28 giugno, il 4 e il 5 luglio, dalle 14:00 alle 18:00. Anche a Gorizia è prevista una raccolta firme sabato 28 giugno, dalle 10:00 alle 13:00, nel Giardino Pubblico di Corso Verdi, per sostenere la stessa proposta di legge.
L’iniziativa è promossa a livello nazionale dall’Associazione Luca Coscioni, che punta a raccogliere almeno 50.000 firme, tra cartacee e digitali, entro metà luglio per depositare la proposta in Parlamento prima della ripresa della discussione sul fine vita, prevista in Senato il 17 luglio.
Che cosa prevede la proposta di legge.
La proposta di legge, depositata in Corte di Cassazione, mira a garantire a tutte le persone maggiorenni, in grado di intendere e di volere e affette da patologie irreversibili, la possibilità di richiedere un aiuto medico alla morte volontaria, nel rispetto della Costituzione. Sebbene in Italia sia già legale, a certe condizioni, grazie alla storica sentenza 242/2019 sul caso “Cappato-Dj Fabo”, secondo i promotori mancano procedure chiare e tempi certi.
Molti pazienti hanno dovuto attendere anche anni per ottenere una risposta. Alcuni, inoltre, restano discriminati perché, a causa delle loro patologie, non sono in grado di autosomministrarsi il farmaco letale. Oggi si chiede di estendere il diritto anche all’eutanasia per mano di un medico, e anche per le persone che non siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale.
Il testo prevede tempi certi e garanzie, lasciando libera scelta alla persona tra autosomministrazione e somministrazione da parte del medico. Pur contemplando l’obiezione di coscienza, impone alle strutture sanitarie l’obbligo di assicurare comunque la procedura.
Nel 2023, in Friuli Venezia Giulia, sono state raccolte più di 8.000 firme per una proposta di legge popolare sul suicidio medicalmente assistito, che tuttavia è stata bocciata dal Consiglio Regionale senza discussione. Nonostante ciò, il tema dell’autodeterminazione nel fine vita rimane centrale in un territorio con una lunga tradizione di impegno sui diritti civili, come dimostrato dalla vicenda di Eluana Englaro.
L’iniziativa intende diffondere informazione e coinvolgere i cittadini, garantendo a tutti la possibilità di scegliere, conoscere e partecipare attivamente al dibattito pubblico su una questione fondamentale per la tutela della dignità e della libertà individuale.