Acqua, nuova condotta dal lago di Cavazzo: servirà 170 mila friulani

Nuova condotta dal Canale Sade del lago di Cavazzo.

Una nuova condotta che dal canale Sade (Lago di Cavazzo) arriverà al sistema derivatorio Ledra-Tagliamento portando acqua per l’irrigazione, ma anche garantendo disponibilità idrica all’acquedotto in caso di grave deficit nella falda di Gemona-Osoppo.

“Un’opera di fondamentale importanza – ha spiegato l’assessore regionale Fabio Scoccimarro -, per assicurare, nei mesi estivi, l’irrigazione dei campi e per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile a semplice richiesta dell’ente gestore per un bacino di 46 comuni e 170mila
abitanti
oltre, in caso di necessità, ai Comuni di Udine e Lignano Sabbiadoro. La condotta raccoglierà l’acqua di scarico naturale del lago di Cavazzo, senza quindi alterare l’equilibrio
idrico dello specchio d’acqua, per immetterla nel sistema derivatorio del Ledra-Tagliamento con ricadute positive su gran parte del territorio”.

Il progetto con cui aumentare l’uso plurimo della condotta di collegamento tra il canale Sade e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento è stato presentato in un incontro con il Consorzio di bonifica Pianura Friulana e il CAFC SpA che si è svolto a Udine. Presenti anche il direttore centrale Difesa ambiente Massimo Canali, i presidenti del Consorzio, Rosanna Clocchiatti, e di CAFC, Salvatore Piero Maria Benigno, coi rispettivi direttori generali Armando Di Nardo e Massimo Battiston.

“La progettazione, finanziata dal Consorzio, è già stata completata. Per l’importanza della sue finalità – ha aggiunto Scoccimarro – la giunta regionale lo scorso ottobre ha incluso l’opera nell’ambito del Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (Pniissi) per il relativo finanziamento ministeriale. L’iter è attualmente in fase di avanzata istruttoria con procedura di autorizzazione unica regionale (Paur) che crediamo possa completarsi nei nove mesi previsti. Auspichiamo infine che possa essere finanziata dal Governo con i necessari 105 milioni di euro“.

Il progetto della nuova condotta.

Nel dettaglio, il Consorzio di bonifica ha chiesto l’autorizzazione alla Regione per la realizzazione di una condotta di collegamento tra il canale Sade e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento, condotta che parte a valle del lago di Cavazzo e serve ad alimentare il canale Ledra con la finalità di assicurare l’irrigazione ad oltre 20mila ettari del comprensorio consortile, nonché la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile che soddisfa mediamente il fabbisogno elettrico annuo di circa 25mila abitanti.

L’opera consente anche la salvaguardia dell’attuale ecosistema nell’alta pianura Friulana, caratterizzata dalla presenza della risorsa idrica grazie alla rete dei canali consortili, e a garantire più acqua nel fiume Tagliamento a valle della presa di Ospedaletto, assicurando un aumento del deflusso ecologico del fiume.

L’accordo fra Consorzio e CAFC è finalizzato in primo luogo ad estendere gli utilizzi dell’acqua derivata con la condotta anche al consumo umano e idropotabile: si vogliono, quindi, mettere in sicurezza 46 comuni e 170mila abitanti il cui approvvigionamento idrico deriva dai pozzi di Cafc di Molino del Bosso, assicurando la risorsa acqua non solo in condizioni di criticità e in emergenza idrica, ma anche in via ordinaria a semplice richiesta del gestore del servizio idrico ogni qualvolta ne ravvisasse l’opportunità e la convenienza, e in forma prioritaria rispetto ad ogni altro utilizzo, agricolo e industriale.

L’approvvigionamento idrico dalla condotta potrà superare i 1.300 litri al secondo, e quindi pari all’intero prelievo di Cafc dalle falde di Molino del Bosso. L’utilizzo idropotabile potrà essere esteso anche alla città di Udine e al comune di Lignano Sabbiadoro, quest’ultimo soprattutto nel periodo estivo, che, pur non collegati direttamente per il loro approvvigionamento al sistema di captazione di Molino del Bosso, potrebbero beneficiare dell’acqua della condotta in situazioni di emergenza.

I due enti collaboreranno, inoltre, per la predisposizione del relativo progetto di realizzazione dell’impianto di riserva e soccorso tra il canale Ledra-Tagliamento e la centrale idropotabile di Molino del Bosso; l’intervento servirà per realizzare l’obiettivo illustrato, così come per il piano di monitoraggio delle falde della piana del Tagliamento e di Osoppo-Gemona, prevedendo possibili situazioni di criticità, e programmando conseguentemente una sua gestione e utilizzo nella misura più oculata ed efficace possibile.