Giù i consumi del 7 per cento, a rischio i negozi di vicinato in Friuli

Calano i consumi in Friuli

Caro bollette, merce irreperibile e calo dei consumi: a rischio le piccole cooperative dei paesi.

L’allarme è di Confcooperative Alpe Adria, che associa 14 “negozi di vicinato” in provincia di Udine. I bilanci delle attività, infatti, sono stretti fra l’incremento dei costi energetici e di quelli all’ingrosso di molti prodotti (sull’alimentare si stima un più 10 per cento) le preoccupazioni dei consumatori che frenano gli acquisti. Il calo dei consumi previsto nel 2022, indicano i dati monitorati dall’Associazione, potrebbe essere attorno al 7 per cento: “Se unito all’aumento dei costi fissi sopportati dalle piccole cooperative di consumatori – sottolinea la presidente Paola Benini -, si tratta di un fenomeno estremamente negativo a carico di imprese che hanno anche una primaria funzione sociale, perché erogano un servizio fondamentale in tante comunità del nostro territorio”.

Per la Cooperativa di Consumo di Premariacco (1.500 soci e 11,5 milioni di euro di fatturato nel 2021), ad esempio, il costo dell’energia è aumentato del 92,3 per cento nel primo semestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Il costo per kWh, da agosto 2021 ad agosto 2022, è cresciuto del 205 per cento. Il gas è aumentato, in un anno, del 189 per cento. “Stiamo adottando contromisure come la chiusura di alcune isole frigo, e stiamo lavorando per espandere l’autoproduzione – dice il presidente della cooperativa, Gianni Saccavini -, aggiungendo un nuovo impianto fotovoltaico da 200 kW a quello, più piccolo, già esistente, ma si tratta di investimenti che scontano iter autorizzativi lunghi a cui, ora, si aggiungono anche interminabili tempi di attesa per la consegna dei materiali e la loro messa in opera”.

“Per noi, il prezzo dell’energia è ormai diventato pari, come voce di costo, al personale: una situazione che non avevamo mai vissuto – aggiunge preoccupata Sonia Bartesaghi, presidente della Cooperativa Santa Maria Assunta di Forni di Sopra -. I consumi sono calati a settembre del 4,76 per cento rispetto allo stesso mese del 2021 perché anche i consumatori devono far fronte al caro bollette”.

Un quadro confermato da Maurizio Giorgiutti, della Cooperativa di consumo di Savorgnano del Torre: “Possiamo stimare il calo dei consumi nell’ordine del 10 per cento, mentre l’aumento dei costi energetici è tale che, ad esempio, nei due mesi di luglio e agosto 2022 abbiamo speso per l’energia quanto 8 mesi del 2021. Inoltre, continuano i problemi di approvvigionamento su alcuni prodotti che sono iniziati dopo lo scoppio della guerra, e solo in alcuni casi, come gli oli, sono tornati alla normalità”.