Gli arrestati e le perquisizioni, la svolta nell’inchiesta sulle mense scolastiche

L’indagine sulle mense scolastiche in Friuli.

Sono quattro le persone finite agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta sulle mense scolastiche in Friuli, condotta dai carabinieri del Nas di Udine, guidati dal capitano Fabio Gentilini. I militari hanno notificato, questa mattina, l’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Udine. Si tratta di tutte persone che lavorano per la società di catering, che ha in appalto il servizio di refezione.

Agli arresti domiciliari sono finite E.P., 73 anni di Napoli, V.M. di 57 anni di Volla (NA), C.A. di 33 anni di Sant’Antonio Abate (NA), B.K. di 45 anni 45 di Oderzo (TV). L’obbligo di dimora nel comune di residenza è stato inoltre emesso a carico di R.R. di 53 anni di Molfetta (BA).

Sono stati eseguiti, inoltre, 22 decreti di perquisizione emessi nei confronti dei destinatari delle misure cautelari, nonché di ulteriori persone che a vario titolo collaborano con la società di catering operante a livello nazionale, con sede legale a Roma ed operativa a Napoli (società per la quale lavorano i destinatari delle misure cautelari), delle sedi di quest’ultima società e di altre che operano nel settore del commercio all’ingrosso di generi alimentari, nonché degli uffici del Comune di Udine e di un libero professionista che collabora con il citato ente pubblico.

Il quadro accusatorio contestato agli indagati, in concorso tra loro, riguarda il reato di frode nelle pubbliche forniture, nella forma aggravata avendo come oggetto sostanze alimentari, commesso ai danno dei Comuni di Udine, Varmo, Trivignano Udinese, Tarcento, Arta Terme, Rive d’Arcano (UD), Vito d’Asio (PN), Cimadolmo, San Polo di Piave e Motta di Livenza(TV), i quali avevano tutti affidato in appalto i servizi di ristorazione scolastica e di fornitura di pasti a domicilio alla società interessata dalle indagini.