Accusato di abusi sulla figlia fugge oltreoceano: gli Usa non vogliono estradarlo

L’uomo, italo-americano, è accusato di abusi sulla figlia.

E’ accusato di abusi sulla figlia durati 12 anni, sin da quando era bambina, ma è riuscito a sfuggire al processo scappando negli Stati Uniti, che ora non vogliono estradarlo.

L’uomo, un 50enne, ha la doppia cittadinanza, italiana e americana, ed ha vissuto a lungo in un piccolo paese in provincia di Gorizia: è proprio la Procura del capoluogo isontino con la procuratrice Giulia Villani, infatti, a condurre l’inchiesta in cui l’individuo è accusato di violenza sessuale aggravata. A quanto pare, anche un’altra figlia lo ha denunciato per stupro.

Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano romano Il Messaggero, l’uomo ha abusato della figlia fin da quando aveva sei anni e le violenze sarebbero avvenute sia nel paese goriziano sia negli Stati Uniti, fino al 2015.

Fino ad ora, però, le autorità giudiziarie americane non hanno concesso l’estradizioni, nonostante la Procura di Gorizia si sia appellata al trattato sulla mutua assistenza giuridica nelle questioni penali tra i due Paesi.

L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, direttore dell’Alta Scuola Estradizioni (Ase), che sta difendendo l’uomo insieme alla collega Diana Firling di New York, ha dichiarato che al momento ritiene che gli Stati Uniti offrano maggiori garanzie per i diritti del suo assistito.