Eurolls raddoppia a Resia, creati nuovi 30 posti di lavoro nella valle

Eurolls raddoppia a Resia.

Eurolls annuncia il raddoppio della unità produttiva inaugurata nel dicembre del 2022, nell’area industriale della frazione di San Giorgio, a Resia. Attualmente la fabbrica occupa 15 persone, e prossimamente, annuncia Renato Railz, presidente della multinazionale meccanica, “apriremo una nuova unità produttiva sempre in Val Resia che, a regime, occuperà altre 30 persone. Manteniamo le promesse fatte. L’investimento sarà inizialmente di due milione di euro, fra macchinari, impianti e riqualificazione della sede produttiva”.

La Val Resia conta poco più di 900 abitanti. Il peso specifico che questi nuovi posti di lavoro è, per tutta l’area montana, notevole. “La Val Resia si innesta in una insenatura, a cui si accede per una strada che sappiamo ancora avere grossi problemi di fruibilità, a causa dell’incendio che si è generato nell’estate di due anni fa. Necessario ripristinare quanto prima il doppio senso regolare di marcia. Per noi risulta essenziale. Doteremo il nuovo plesso produttivi di macchinari pesanti che necessitano lo spostamento attraverso carichi eccezionali” conferma Railz che fa una riflessione anche sul mettere a sistema l’intera area montana, anche su temi afferenti ma diversi dal turismo.

“Abbiamo con l’esempio fatto intendere che anche in montagna si può produrre, fare industria, ed anche pesante, come la nostra – spiega Railz – partendo da questo presupposto di base, che sottende proprio una capillare crescita produttiva e quindi dei posti di lavoro, serve innestare tutto quanto altro c’è in montagna: servizi alberghieri, ristorativi, turismo. L’industria manifatturiera, come da sempre avviene in Italia, creando lavoro, offre quel substrato su cui fare nascere ed incrementare tutto il resto”.

“Questo – continua -, in ogni valle, penso alla Val Canale ed al Canal del Ferro, attigue alla Val Resia. Voglio incontrare tutte le realtà produttive o comunque imprenditoriali di queste valli, per fare sistema. Non posiamo permetterci di rimanere indietro, ancora più pecche parliamo di aree montane. Ci avviciniamo al primo maggio, Festa del Lavoro, pensiamo possa essere un nuovo tassello di auspico e speranza per l’intera regione”.