A Tarvisio si lavora per la riapertura dei confini con Austria e Slovenia

Comune di Tarvisio impegnato per la riapertura dei confini.

Superare il problema dell’attuale chiusura dei confini e ripristinare la mobilità con Austria e Slovenia. È l’obiettivo del Comune di Tarvisio, che sta lavorando per superare questo scoglio che, peraltro, mette a repentaglio anche il futuro delle attività commerciali locali.

“Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha segnalato al Presidente della Giunta Regionale Fvg, Massimiliano Fedriga, attraverso il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, che ringrazio per l’attenzione, la necessità di trovare una soluzione” evidenzia il sindaco, Renzo Zanette. “Per quanto riguarda l’Austria, il comune di Tarvisio ha proposto al Governatore Fvg la costruzione di un’area di libera circolazione tra la nostra Regione e la Carinzia, estendibile alla Slovenia, attraverso un modello fattibile, contenente protocolli sanitari da individuare e adottare”.

L’argomento è diventato fondamentale e prioritario per il destino economico e lavorativo di Tarvisio, dato che le attività del territorio si basano prevalentemente sul rapporto e sulla mobilità dei cittadini d’oltre confine. “Non è da sottovalutare – aggiunge Zanette – il problema dei ricongiungimenti familiari, dato che ci sono molti genitori che non vedono i propri figli dall’inizio dell’emergenza”.

“La settimana scorsa, su mia richiesta, la deputata austriaca del Spoe Petra Oberrauner, membro del Consiglio Nazionale dell’Austria, ha anticipato la nostra soluzione al Landeshauptmann della Carinzia Peter Kaiser – prosegue il sindaco -. La parlamentare mi ha comunicato il grande interesse e il pieno sostegno di Kaiser alla proposta, senza però esporsi sulle tempistiche che saranno condizionate dalla situazione dei contagi nel Friuli Venezia Giulia che sono sempre di più in calo, con il conseguente ritorno alla normalità. È chiaro che la decisione del governo Conte di spostare al 1° giugno la data di apertura di bar, ristoranti e negozi non aiuta, anzi allontana ulteriormente qualsiasi ipotesi di apertura e di ritorno alla normalità”.