Il Manifesto per riqualificare il Parco di Sant’Osvaldo di Udine

La presentazione mercoledì 15 luglio.

Per lunghi anni sede dell’ospedale psichiatrico provinciale di Udine, denominazione di quello che fu un manicomio, dal 1997 con l’apertura alla città il Parco di Sant’Osvaldo  diventa non solo un enorme polmone verde ma un cuore pulsante, con oltre un migliaio di attività culturali, sociali, sportive, artistiche, creative e solidali cresciute grazie alla  collaborazione di centinaia tra cooperative sociali, associazioni e tante realtà insieme al Dipartimento di Salute Mentale dell’ASUFC.

Parte da lontano l’appuntamento “Noi siamo qui” di mercoledì 15 luglio previsto alle 17 nel Giardino dei Tigli: una tavola rotonda per presentare il “Manifesto del Parco di Sant’Osvaldo” e chiedere l’apertura di un tavolo di co-progettazione, composto da tutti i soggetti che negli anni hanno sostenuto e partecipato ad attività e iniziative, e che vogliono e possono portare un contributo per la riqualificazione del Parco come patrimonio botanico, architettonico, culturale e di memoria.

Ventitré anni fa la manifestazione “Dentro/Fuori – Percorsi Creativi ai Confini della Memoria” dava il via all’apertura del Parco di Sant’Osvaldo alla cittadinanza, concludendo di fatto il lungo percorso di chiusura dell’ex manicomio di Udine a seguito dell’attuazione della Legge 180, di cui fu padre lo psichiatra veneziano Franco Basaglia, consentendo la creazione di una rete di servizi territoriali della salute mentale accessibile e vicina alle persone in difficoltà.

L’evento del 15 luglio darà avvio alla 23esima edizione delle “Feste d’Estate”. Anno dopo anno le iniziative e gli eventi realizzati all’interno di questo meraviglioso Parco ricco di storia e di “verde bellezza” hanno registrato una partecipazione sempre crescente, che solo la scorsa estate ha coinvolto più di 6mila visitatori.