Dalle proteste delle partite Iva nasce a Udine un nuovo movimento politico

Liberi elettori si presenterà alle comunali di Udine del 2023.

Un nuovo soggetto, per ora non politico, ma che punta a presentarsi alle prossime elezioni comunali di Udine nel 2023, che raccoglie persone di esperienze politiche diverse, accomunate “dal desiderio di contribuire alla soluzione dei tanti problemi dell’attualità politica, economica e sociale”. L’esperienza dei Liberi elettori nasce storicamente in Germania come aggregazione di cittadini che, a livello locale, rifiuta la logica dei partiti nazionali. I Freie Wahler sono al governo della Baviera.

“Il Comitato udinese – spiegano i promotori – si propone come punto di riferimento locale di tutte quelle persone che intendono opporsi al sistema dei partiti, dove maggioranza e opposizione sono semplicemente le due facce di un unico sistema che sta imponendo una vera e propria dittatura sanitaria, capace di limitare tutte le libertà fondamentali sancite nella nostra Costituzione”.

“I limiti alla libertà di movimento, alla libertà politica, alla libertà economica, a quella religiosa – continuano – sono decise da decreti e ordinanze regionali sulla base di un’emergenza sanitaria, che però è soprattutto la conseguenza delle cattive decisioni prese dal potere politico, di sinistra come di destra, che hanno massacrato il sistema sanitario nel corso degli ultimi venti anni”.

Il Comitato “vuole costruire a livello locale – chiariscono – la resilienza a questa deriva autoritaria del potere politico, ma si propone di lavorare in modo reticolare con altre realtà analoghe su scala regionale e nazionale, per portare la protesta a un livello più ampio”.

Secondo le intenzioni, i Liberi elettori di Udine formuleranno “proposte che, seppure limitate alla città, indichino la strada di una politica che liberi i cittadini dai troppi vincoli che asfissiano la vita sociale, economica e culturale. Un vero e proprio taglio netto con il passato degli ultimi decenni, basato sul merito individuale, su un’economia attenta al chilometro utile, che protegge i negozi di vicinato rispetto al proliferare delle multinazionali del commercio e del commercio online e dove il terzo settore venga valorizzato riducendo la burocrazia pubblica”.

Chiare già anche le rivendicazioni sul piano delle riforme politiche. “Liberi elettori – raccontano – ritiene improcrastinabile modificare lo statuto della città iniettando forti dosi di democrazia diretta, oggi solamente consentita in teoria, ma nei fatti resa impossibile da regolamenti voluti dai partiti per limitare la scelta dei cittadini”.

Il Comitato nella sua fase iniziale sarà coordinato da Giuseppe Virgilio, commerciante di Udine nell’erboristeria di famiglia e da Giuseppina Sabatino, titolare di un negozio di estetica. Entrambi hanno aderito alle manifestazioni che, anche a Udine, hanno portato alla ribalta l’esasperazione delle partite Iva e delle tante persone preoccupate che quello che stiamo vivendo sia semplicemente un grande esperimento sociale che punta a restringere la libertà dei cittadini anche in futuro.