Dopo il coronavirus, in Friuli solo gli stranieri con contratto di lavoro

La proposta del sindaco di Udine Fontanini

Il sindaco di Udine Pietro Fontanini ha ricevuto a Palazzo D’Aronco l’onorevole Renzo Tondo per parlare della razionalizzazione del rientro dei cittadini stranieri che lavorano in Friuli e oggi rientrati nei loro Paesi di residenza a causa dell’epidemia del coronavirus.

“È di fondamentale importanza, in questa fase di emergenza e in quello che sarà il lento processo di ritorno alla normalità, che il Governo si faccia carico di una radicale azione di razionalizzazione dei rientri dei cittadini stranieri che oggi sono tornati nel loro Paese, limitando la possibilità a coloro che sono in possesso di un contratto di lavoro”, ha dichiarato a margine dell’incontro Fontanini.

“Considerando l’immenso lavoro che ci sarà da fare – ha aggiunto – e la situazione di difficoltà che molte famiglie friulane purtroppo vivranno, non possiamo più permetterci di ospitare gente inattiva, o magari dedita ad attività criminali, alla quale assegnare contributi destinati alle categorie maggiormente colpite dalla crisi”.