La Giornata Nazionale dell’Albero è stata celebrata dalla scuola secondaria di primo grado Bellavitis di Udine con un gesto concreto: circa cento studenti hanno trasformato il cortile dell’istituto in un piccolo cantiere verde, piantando giovani alberi e partecipando a laboratori sul campo guidati da esperti ambientali. L’iniziativa, posticipata di una settimana a causa del maltempo, ha unito conoscenza scientifica, responsabilità civica e una forte collaborazione tra istituzioni e territorio.
Sotto la regia organizzativa del professor Francesco Calderini, il dirigente scolastico Leonardo Primus ha salutato studenti e docenti sottolineando l’importanza di “uscire dall’aula” per portare l’educazione ambientale nella realtà quotidiana.
Tra gli interventi, l’agronomo Ivan Snidero ha spiegato ai ragazzi il valore concreto degli alberi nella vita di tutti i giorni: “Gli alberi assorbono le polveri sottili, assorbono CO₂. Tutto quello che noi emettiamo come rifiuto, gli alberi lo acquisiscono e lo trasformano per noi”. Snidero ha poi ricordato l’effetto degli alberi sul clima urbano: “Le città senza alberi sarebbero tre o quattro gradi più calde. Difendono le nostre città dall’isola di calore“. Infine, un messaggio diretto agli studenti: “Un grammo di azione vale mille quintali di parole: piantare alberi oggi è più importante che discutere dei massimi sistemi”.
L’assessora all’ambiente del Comune di Udine, Eleonora Meloni, ha ringraziato scuola, docenti e studenti per l’impegno: “Vedo i guanti sulle vostre mani: ma quante volte mettiamo davvero le mani nella terra? Quando la scuola riesce a promuovere queste azioni, il passo avanti è enorme”. Rivolgendosi ai ragazzi, ha aggiunto: “Gli alberi sono come dei supereroi e noi siamo i loro custodi”. E ha concluso con uno sguardo al futuro: “Se non cambiamo, questo territorio avrà tra meno di cent’anni un clima molto, molto più caldo. Ogni piccola azione conta”.
A chiudere gli interventi, Emilio Gottardo, ispettore forestale in pensione e rappresentante di Legambiente, ha ribadito con semplicità: “Gli alberi vanno piantati, allevati, curati… poi da un certo punto se la cavano da soli. Siamo noi che abbiamo bisogno di loro“. E ha aggiunto: “Queste non devono rimanere parole: bisogna passare ai fatti e ai fatti dare seguito”.
La manifestazione è stata resa possibile grazie al coinvolgimento di tutti i docenti dell’istituto e alla collaborazione di numerosi enti: il Corpo di Polizia Locale di Udine, i Carabinieri della Stazione Udine Est, i Carabinieri Forestali, la Protezione Civile, il CeVi, il Corpo Forestale FVG, il Museo Friulano di Storia Naturale e Italia Nostra, dimostrando una sinergia concreta e virtuosa tra scuola, istituzioni e territorio.
Con questa iniziativa, la scuola Bellavitis ha voluto lasciare un segno tangibile: piccoli alberi che cresceranno insieme ai ragazzi che li hanno piantati, diventando memoria viva di una lezione che nessun libro da solo potrebbe insegnare: prendersi cura dell’ambiente significa, prima di tutto, prendersi cura del proprio futuro.





