Potenziare l’ospedale e rafforzare le famiglie, i propositi della candidata sindaco di Tolmezzo D’Orlando

I propositi su sanità, anziani e giovani della candidata sindaco di Tolmezzo Laura D’Orlando.

L’Ospedale di Tolmezzo come presidio imprescindibile della città da difendere e rafforzare accanto ad una rete funzionale dell’assistenza socio-sanitaria. Famiglie, anziani e giovani che diventano anelli di una catena comune di politiche sociali che non lascino indietro nessuno. Nel programma di Laura D’Orlando candidata sindaco per la coalizione di centro-destra a Tolmezzo nelle prossime elezioni del 26 maggio sanità e dimensione sociale trovano linee concrete d’azione.

Priorità che verranno illustrate a partire dal lunedì 13 maggio, nella nuova serie di incontri promossi sul territorio, a Cazzaso alle ore 18.30 presso l’ex Latteria, a seguire a Fusea alle 20.15 nella sede SOMSI, e poi ancora martedì 14 maggio, alle 18.30 al Dolceamaro caffè di via Carnia Libera 1944 assieme all’assessore regionale Pierpaolo Roberti, quindi a seguire alle 20.00 a Casanova presso l’ex latteria.

Sanità

“Quello che andremo a costruire se eletti – spiega D’Orlando – sarà il contrario di quanto realizzato dalla Riforma Serrachiani – Telesca; nostro obiettivo è il mantenimento e rafforzamento delle funzioni esistenti dell’ospedale di Tolmezzo, con una collaborazione maggiore con quello di Udine, riconoscendo alcune specificità ed eccellenze storiche (quali, per esempio, urologia e chirurgia vascolare); c’è necessità di tutela e potenziamento dell’ostetricia e di abbattimento dei tempi di attesa soprattutto del pronto soccorso; occorre accelerare gli interventi strutturali per 16 milioni di euro già disponibili per la ristrutturazione dell’ospedale e potenziata al contempo l’assistenza domiciliare integrata, che deve essere sia sanitaria che sociale (dimissioni ospedaliere protette, assistenza infermieristica domiciliare e assistenza sociale…); infine sono da costituire o riorganizzare i centri di aggregazione tra anziani sia per promuovere stili di vita salutari che come contrasto alla solitudine”.

Anziani

“È nostra volontà quella di adottare politiche sociali attraverso forme di sostegno e di incentivazione in molteplici direzioni – illustra D’Orlando – sentiamo da un lato la necessità di implementare il Centro diurno per persone autosufficienti che, conservando una parziale autonomia, necessitano di interventi integrativi a supporto di una vita dignitosa. Va potenziato il trasporto per la popolazione anziana, anche tramite convenzioni con associazione specifiche, e vanno integrati i mezzi e le dotazioni per le chiamate di emergenza. La Comunità Piergiorgio potrà essere in parte utilizzata quale centro di aggregazione diurno per gli anziani anche coordinandosi con la Università della terza età. La popolazione anziana deve avere delle agevolazioni per l’accesso al cinema e al teatro. C sarà un censimento delle persone anziane, soprattutto nelle frazioni, che necessitino di un servizio di erogazione di beni di prima necessità (tipo alimenti e farmaci)”.

Famiglie

“Abbiamo la ferma intenzione di promuovere azioni adeguate di supporto alle relazioni familiari e di sostegno alle competenze genitoriali, unite ad adeguate azioni di accompagnamento alle situazioni di crisi: conflittualità di coppia, inadeguatezze educative, separazioni, disagio economico. Va prevista l’istituzione della figura della “baby-sitter di comunità”, mediante la creazione di un albo dove baby-sitter professionali. Vogliamo incentivare le giovani famiglie con figli tramite contributi anche comunali quali bonus bebè e altre forme di sussidio. Le rette dell’asilo nido vanno calmierate, occorre realizzare una Ludoteca e abbattere la quota della pre-accoglienza”

Giovani e fragilità

“Azioni mirate per la prevenzione del bullismo, il contrasto delle tossicodipendenze, del fumo e dell’alcolismo. Allo stesso modo, si intende realizzare un Centro di Aggregazione Giovanile. Vogliamo supportare i cittadini (consumatori e imprenditori) che versano in situazioni di difficoltà economica e sociale tramite l’apertura di uno sportello informativo rivolto a coloro che versano in situazioni di disagio originate da motivi economici reali o riconducibili alla situazione di crisi economica”.