Un caffè al bar durante il coronavirus, nel centro Villa Carraria a Cividale si può

Il bar di Villa Carraria a Cividale.

Bere un caffè al bar, senza pensieri, è un sogno per tutti. Se lentamente i locali dei paesi e della città hanno iniziato con il servizio d’asporto, c’è un posto dove una tazza di caffè la si può bere ancora in tranquillità e allegria. Dove? Al bar di Villa Carraria, la comunità di alloggio per persone con disabilità a Cividale.

Il centro è gestito dalla cooperativa Itaca e, dal 6 marzo, le norme attuate per il contenimento del contagio da coronavirus hanno sospeso i centri diurni e tutti i rientri a casa insieme alle visite. Per vivere al meglio questo difficile periodo, gli operatori hanno scelto di far vivere agli ospiti la metafora del gioco.

Come ogni gioco che si rispetti anche “Il bar Carraria” ha delle regole da rispettare, prima tra tutte la distanza di sicurezza. E, visti che serve spazio, il bar occupa il piano terra e il parco esterno, dove i beneficiari possono godere di un grande spazio. Inoltre, in questa nuova autogestione, gli ospiti possono gestire i gettoni che valgono come valuta per prendersi il caffè.

Ogni giorno, vengono aggiunti nuovi spazi e attività per chi vuole ballare, dipingere, rilassarsi o assaggiare pizze e torte. Anche gli ospiti hanno steso la loro bandiera “Andrà tutto bene”, convinti che presto potranno bere un caffè con chiunque voglia andarli a trovare nel loro bar.