Natale da record a Villa Manin, che la sera del 26 dicembre ha accolto circa 10mila persone, ben oltre le aspettative, per “La Notte dei Confini – Fuochi, musica e colori”. La storica dimora si è trasformata in un grande palcoscenico a cielo aperto grazie a videomapping, musica, parole e uno spettacolo pirotecnico, in dialogo con la mostra “Confini. Da Gauguin a Hopper”.
“Questa sera siamo qui per fare un esperimento di cultura di frontiera – ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil – una cultura che nasce dal confine, ma che non lo considera più come un limite o un muro: il confine diventa una sorgente di opportunità, un luogo di incontro, di relazione, di amicizia”.
Un’idea che richiama l’identità del Friuli Venezia Giulia, terra storicamente segnata dai confini ma oggi capace di interpretarli come spazio di possibilità. “La cultura non è soltanto un insieme di nozioni, ma è soprattutto rielaborazione personale, esperienza vissuta – ha sottolineato Anzil –. L’obiettivo è permettere a tante persone, insieme, di vivere esperienze culturali molteplici, piacevoli e anche divertenti”.
Da qui la scelta di portare simbolicamente fuori dalle sale espositive i capolavori della mostra “Confini”, facendoli dialogare con Villa Manin grazie alla tecnologia. “Abbiamo voluto far incontrare l’arte con lo spettacolo e la festa – ha aggiunto – mescolando strumenti tecnologici ancora in parte inesplorati con elementi antichi come il fuoco, la musica, le parole”.
Nel corso dell’intervento il vicegovernatore ha ringraziato Erpac Ente regionale per il patrimonio culturale con la direttrice generale Lydia Alessio Vernì per l’organizzazione dell’evento, Linea d’Ombra e Marco Goldin, curatore della mostra, il maestro Remo Anzovino, che ha aperto l’evento e lo ha chiuso con la sua performance al pianoforte, l’Unpli – Unione nazionale Pro loco Fvg per il momento conviviale finale e il pubblico. “La vostra presenza, arrivata così numerosa, è la prova che questo esperimento di cultura di frontiera è una strada giusta da percorrere”, ha concluso Anzil.




