Il 25 aprile lontano dalle piazze, il ricordo della Resistenza del Friuli

Il messaggio dei sindaci e del presidente della Regione Fedriga.

Il 25 aprile quest’anno ha un eco diverso. Le piazze sono silenziose, senza cortei e cerimonie che ricordano pubblicamente la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Sui social, i sindaci del Friuli hanno voluto omaggiare coloro che con coraggio, settantacinque anni fa, ha lottato contro i nemici per garantire la libertà alle generazioni future.

Il primo cittadino di Udine, Pietro Fontanini, ha incontrato Paola Del Din, medaglia d’onore al valore militare e figura di riferimento della Resistenza friulana. Insieme hanno deposto delle corone in onore ai caduti ricordando il valore supremo della libertà. Anche Francesco Brollo, sindaco di Tolmezzo, ha celebrato questa giornata nel luogo dove fu colpito il partigiano Renato Del Din. “Il 25 aprile 1945 furono piantate le radici della nostra democrazia e della libertà, valori che oggi forse apprezziamo di più”, ha commentato Brollo.

A Cividale, il sindaco Stefano Balloch ha ricordato l’anniversario della Liberazione con il rituale dell’alzabandiera, affidato agli alpini. Inoltre, Elio Nadalutti, presidente della sezione locale Anpi, ha omaggiato i sacrifici della Resistenza per affermare la pace e la democrazia. Roberto Revelant, sindaco di Gemona, ha depositato le corone d’alloro presso i monumenti e le lapidi dei caduti con un rappresentante delle associazioni partigiane.

Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, dalla Risiera di San Sabba a Trieste, manda un messaggio di speranza e invita i friulani ad avere coraggio per affrontare l’emergenza coronavirus. “Ora dobbiamo ripartire e ricostruire il nostro futuro – sostiene Fedriga – la politica deve avere la consapevolezza di mettere insieme le esigenze sanitarie e quelle economiche, facendo sintesi e dando le risposte al Paese”.