Iniziati i lavori per la centrale Sant’Andrea, proteste e striscioni

Proteste e striscioni contro il cantiere a Gorizia.

A Gorizia la zona artigianale di Sant’Andrea è in rivolta. Una battaglia contro la realizzazione della centrale termoelettrica che vede impegnati non solo gli abitanti del quartiere, ma diversi cittadini in tutta la città. Con l’inizio dei lavori per la costruzione della struttura, infatti, il comitato Ekostandrez, da sempre attento all’ambiente del quartiere, si è subito attivato.

Romana Leban, membro del gruppo, spiega: “La centrale darà lavoro forse a sei persone non ci sarà alcun ritorno economico. Conviene solo alla società che la costruisce perché ci sono incentivi europei. Pura speculazione. La Leban fa riferimento poi all’inquinamento acustico che porterà la nuova struttura. Lì vicino, infatti, c’è un’altra centrale alimentata a olio di palma, che produce rumori percepibili fino ad 1 chilometro di distanza e ai fischi simili al suono di un clacson di un camion, che vengono emessi dalle 6 del mattino alle 10 di sera da alcuni camini di una struttura presente nella zona. “Con una centrale a 400 metri dalla prima casa sfido chiunque abbia una famiglia a viverci, specialmente per l’inquinamento acustico che già abbiamo“, sostiene la Leban.

L’accusa.

Riteniamo che il sindaco sia stato un latitante: doveva tutelare la salute dei cittadini, ma non c’è stato – afferma la Leban – e siamo consapevoli del fatto che la centrale a gas verrà costruita, ma vogliamo dimostrare tutto il nostro disaccordo, e anche dispiacere per come siamo stati trattati”.

Nel 2019 Ekostandrez aveva raccolto circa 3.200 firme per due richieste: la prima per attenuare l’inquinamento acustico e la seconda per ottenere una variazione al piano di regolazione per non insediare industrie di prima e seconda classe. Leban spiega il rammarico del quartiere perché il Comune non ha mai discusso le due petizioni popolari e in Giunta avevano deciso, in modo autonomo, che sarebbero state oggetto di discussione al prossimo piano regolatore.

Il gruppo non si arrende.

La battaglia non è da definirsi conclusa. Gli organizzatori fanno sapere che seguiranno con attenzione tutte le fasi dei lavori: monitoraggio costante da un lato e allo stesso tempo iniziative di informazione aperte ai cittadini. In modo particolare il comitato punta alla sensibilizzazione sulle emissioni nell’atmosfera, lo spreco termico e l’inquinamento acustico.

Il gruppo Ekostandrez ha già in programma il primo appuntamento pubblico, che si terrà martedì 10 agosto al Parco A. Budal, in via Gregorcic. L’incontro vuole essere un vero e proprio dibattito con i cittadini, un momento di confronto su idee, pareri, opinioni ed eventuali attività da poter realizzare.