Rientra al lavoro in casa di riposo dopo il coronavirus, il caso approda in tribunale

La vicenda di una lavoratrice della casa di riposo di Mortegliano.

È pronta a rivolgersi al Giudice del Lavoro di Udine per tutelarsi. Protagonista della vicenda è G.V., operatrice socio sanitaria di San Giorgio di Nogaro e in forze alla casa di riposo di Mortegliano. La donna, risultata positiva al coronavirus, era tornata al lavoro dopo la guarigione, ma poi era caduta vittima dello stress (qui la nostra ricostruzione della vicenda):

Dipendente di una cooperativa, dopo essere stata trovata positiva al test Covid-19 ed essere andata in infortunio, e dopo aver denunciato una serie di possibili e presunte irregolarità circa i dispositivi di protezione individuale, G.V. riceve dal Datore di lavoro delle contestazioni disciplinari. Queste ultime, nonostante siano state regolarmente e specificatamente riscontrate per il tramite del Consulente del lavoro Simone Tutino, che assiste la dipendente hanno comunque portato ad un provvedimento finale di 3 ore di multa.

“Il tutto – evidenzia Tutino – si è svolto secondo le disposizioni dello Statuto dei lavoratori, Legge 300 art. 7. Addirittura, alla lavoratrice si è contestato che mentre stava per svenire all’interno del reparto Covid, dopo la ripresa di servizio da infortunio e dopo aver anche chiesto di essere visitata dal Medico del Lavoro ha spostato la mascherina per bere un bicchiere d’acqua, prima di cadere a terra. L’operatrice è quindi andata in malattia, anche perché – come aveva già rappresentato- dopo l’infortunio Covid-19 e seppur negativa dopo tre settimane, ma due da positiva, si sentiva ancora molto stanca e spossata”.

Nella casa di riposo di Mortegliano sono decedute 19 persone e ancora superiore è stato il numero dei positivi al coronavirus. “È chiaro – aggiunge il consulente del lavoro – che la procedura viene ritenuta ritorsiva e sarà impugnata dagli avvocati Santo Tutino e Sara Di Venanzio innanzi al Giudice del lavoro del Tribunale di Udine, forse quale primo caso legato al virus. Nei primi giorni della prossima settimana è previsto il deposito del ricorso, pur non avendo la procedura dei termini d’impugnazione”. La Società è patrocinata dagli avvocati Ponti e Gennari di Udine.

Quale formazione è stata fatta al personale, a integrazione del piano dei rischi esistente – si chiede Simone Tutino – stante la problematica Covid-19? Quanto è stato fatto in merito a gestione delle emergenze, sanificazioni straordinarie, uso Dpi, procedure ed altro? Ci sono stati specifici corsi? La lavoratrice ha inteso anche interessare i Nuclei carabinieri Nas e Nil”.