Manodopera clandestina e lavoro nero, raffica di irregolarità nell’edilizia

Trieste, controlli dei carabinieri in contrasto a lavoro nero e manodopera clandestina.

Lavoro nero, sfruttamento e manodopera clandestina nel mirino dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trieste: intensificati i controlli finalizzati alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e del rispetto del contratto di lavoro, con particolare riguardo al contrasto dei più gravi reati dello sfruttamento e di eventuale manodopera clandestina.

L’esito delle ispezioni, svolte in varie zone della città ad imprese edili è stato esteso ad 8 cantieri con le verifiche del caso per 25 lavoratori, di cui 9 sono risultati irregolari.

Le imprese irregolari.

In particolare, veniva appurato che un’impresa edile italiana impiegava 4 lavoratori extracomunitari privi del permesso di soggiorno previsto per i lavoratori, motivo per il quale il datore di lavoro veniva deferito all’Autorità Giudiziaria, mentre in un altro caso ad altra impresa edile veniva applicata la sospensione imprenditoriale per la presenza di un lavoratore “in nero”.

Ad altre due imprese infine si constatavano irregolarità varie per l’impiego di 4 lavoratori. Il totale delle sanzioni amministrative contestate ammonta a circa 35mila euro.

Per il capitano Ottavia Mossenta, comandante della Compagnia carabinieri di via Hermet, “sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al lavoro nero rappresentano per l’Arma una priorità. I controlli proseguiranno per tutta l’estate con particolare attenzione agli impieghi stagionali”.