L’incontro con i volontari di Udine.
Si è tenuto ieri mattina un incontro promosso dall’Amministrazione comunale di Udine con i nonni vigile, le associazioni dei consigli di quartiere partecipati e i referenti del progetto di Sicurezza partecipata. A rappresentare il Comune erano l’Assessora alla Polizia Locale, Sicurezza Partecipata e Quartieri Rosi Toffano e il Vicesindaco Alessandro Venanzi, che hanno accolto i partecipanti, ringraziandoli per il lavoro svolto in questi mesi e portando in dono una spilla con il simbolo del Comune di Udine.
L’incontro ha voluto essere, prima di tutto, un momento di riconoscimento e di ringraziamento per il lavoro svolto quotidianamente dai volontari dei progetti a favore della comunità. A partire dai nonni vigile, che aiutano bambine e bambini a entrare e uscire in sicurezza da scuola, ai coordinatori e referenti della sicurezza partecipata, una cinquantina di cittadini e cittadine che collaborano attivamente con il Comune e le forze dell’ordine nel segnalare situazioni di degrado e casi di microcriminalità nei quartieri.
Ci sono poi i referenti delle associazioni – oltre 80 – che compongono i consigli di quartiere partecipati, coinvolti dall’Amministrazione per le opere di quartiere, progetti diffusi e novità riguardanti i diversi borghi udinesi, ma anche deputati a riferire all’amministrazione le necessità dei quartieri. Un impegno prezioso, fondato sulla collaborazione e sul senso civico, che contribuisce in modo concreto a rendere Udine una città più sicura, attenta e coesa.
Gli interventi.
“Rafforzare la partecipazione significa rafforzare la comunità – ha dichiarato l’Assessora Rosi Toffano – . Udine ha deciso di fare della partecipazione la sua cifra identitaria. Siamo molto fieri di aver ideato e di portare avanti due progetti molto importanti come i consigli di quartiere partecipati e la sicurezza partecipata, entrambi con risultati positivi, in termini di ascolto e di soddisfazione dei quartieri e dei cittadini. Il nostro obiettivo è continuare ad allargare la partecipazione. Il contributo dei volontari, delle associazioni e dei nonni vigile – ha aggiunto – è esemplare: rappresenta non solo un aiuto concreto per la cura della comunità, ma anche l’immagine di una città che si prende cura di sé stessa attraverso il dialogo e la collaborazione”.
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il vicesindaco Alessandro Venanzi, che ha sottolineato il valore politico e sociale della scelta compiuta dall’Amministrazione sulla sicurezza partecipata e sui quartieri: “In un momento storico in cui la partecipazione è spesso un elemento di debolezza delle società, Udine ha scelto di trasformarla nel suo punto di forza – ha affermato Venanzi – . La città è fiera di aver avviato un protocollo che rappresenta un modello a livello nazionale, primi in regione a farlo, per coinvolgere attivamente i cittadini in un ambito fondamentale come la sicurezza, che è un diritto di tutti. Favorire la partecipazione nei processi che riguardano i quartieri – ha concluso – significa intercettare e comprendere le nuove fragilità di una società sempre più anziana e sottoposta a cambiamenti rapidi. È solo attraverso il coinvolgimento diretto delle persone che possiamo costruire risposte efficaci e durature”.




