Il Covid manda a picco il traffico, l’aeroporto Fvg in perdita di 1 milione e mezzo

Il bilancio 2020 dell’aeroporto Fvg.

Un bilancio in perdita di quasi 1 milione e mezzo di euro e un calo del traffico aereo del 73,3% per quello passeggeri e del 72,5% per quello merci rispetto all’esercizio precedente. Sono i numeri, tutt’altro che positivi, del bilancio dell’esercizio 2020 dell’Aeroporto Friuli Venezia Giulia spa, società di cui la Regione detiene il 45% del capitale. Colpa, ovviamente, dell’anno appena trascorso tra lockdown, blocchi ai voli e tutto quello che è conseguito a causa della pandemia.

“In questo anno straordinariamente drammatico – ha commentato l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, durante l’assemblea ordinaria dei soci dell’aeroporto – ho espresso ai vertici della società il ringraziamento da parte dell’intera amministrazione regionale per la capacità di contenere i costi grazie alle aperture mirate dello scalo e per le garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali“.

L’esercizio 2020 della spa, come detto, si è chiuso in negativo, con una perdita di 1.437.443 euro riconducibile principalmente all’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione a livello globale del virus Covid-19. Ciò ha causato un drastico calo del traffico aereo, testimoniato dal decremento del 73,3% di quello passeggeri e del 72,5% di quello merci rispetto all’esercizio precedente. Il numero complessivo dei movimenti aerei è stato di 4.599, inferiore del 66,7% rispetto al 2019.

“Anche limitandosi solo a questi numeri – puntualizza l’assessore – si comprende come il conto economico della partecipata non poteva non risentirne. Anzi, nonostante queste premesse, la società e il suo management si sono mossi al meglio per limitare i danni, contenendo il più possibile i costi operativi e registrando alla fine un margine intermedio ancora positivo anche se non in grado di assorbire gli oneri derivanti da ammortamenti e accantonamenti. Adesso diventa strategico concentrare tutta l’attenzione sul piano voli per i prossimi mesi estivi. Il nostro scalo – conclude Zilli – è un elemento fondamentale nel processo di potenziamento dell’attrattività turistica del Friuli Venezia Giulia”.