Montagna messa in ginocchio dal coronavirus, l’allarme per gli operatori

L’allarme sulla situazione del turismo montano.

Nella crisi economica innescata dal coronavirus c’è una parte di operatori messa in seria difficoltà. Lo sottolinea Enzo Marsilio, consigliere regionale del Pd: “Nella situazione generalizzata di chiusure – fa notare -, gli effetti più devastanti sono quelli che si sono abbattuti sul comparto turistico montano. Mentre giustamente ci si preoccupa per la prossima stagione estiva, oggi gli operatori montani sono già in ginocchio e necessitano di un immediato sostegno, altrimenti a molti non resterà che chiudere definitivamente”.

Marsilio ha presentato un’interrogazione alla Giunta Fedriga per sapere quali siano le iniziative intraprese per dare sostegno al comparto turistico montano a seguito dei danni causati dall’emergenza coronavirus. “La stagione invernale – ricorda Marsilio – si è chiusa in anticipo a inizio marzo, ma ancora prima le presenze turistiche nei poli sciistici erano calate sensibilmente con le disdette delle prenotazioni negli alberghi arrivate al cento per cento. Un danno economico pesantissimo, questo, al quale serve dare una risposta altrimenti rimarranno solo macerie”.

Per l’esponente dem, “già nel recente passato è mancata la dovuta attenzione al comparto turistico montano in termini di risorse. Le dotazioni finanziarie prima in Stabilità, poi nel disegno di legge SviluppoImpresa (se pur rimasto sospeso), erano del tutto insufficienti per dare dare gambe al rilancio turistico. Se questa stessa mancanza di attenzione si dovesse ripetere anche in questa circostanza emergenziale, non resterà nulla da fare”.